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venerdì 17 giugno 2016

Alphonse de Lamartine

Alphonse de Lamartine


Vita

Con le meditazioni poetiche nel 1820 Lamartine conquista  d'un tratto la fama e dà inizio per un ormai acquisito  riconoscimento  critico della poesia romantica francese
Aveva trant'anni (era nato ne 1790) ed era entrato nella carriera diplomatica
Nel 1830  pubblica le Armonie poetiche e religiose e si dedica alla politica Eletto deputato si fa sostenitore di posizioni liberali e filantropiche 
Nel 1848  partecipa al governo repubblicano  ma dopo il colpo di stato di Napoleone III deve affrontare l'isolamento  prima e la miseria dopo
Muore solo e da sopravvissuto sul piano artistico nel 1869

Gli orizzonti tematici

Nella vasta produzione di Lamartine non è arbitrario  rinvenire una linea uno sviluppo che potremmo  definire di progressivo ampliamento di orizzonti poetici  in una direzione  che dall'iniziale soggettivismo  si allarga via via sino a comprendere una tematica largamente religiosa e meditativa
Le Meditazioni, incentrate in gran parte su una dolorosa esperienza sentimentale dell'autore, rappresentano la realizzazione poetica  di quegli orientamenti romantici  più specificamente volti alla scoperta e all'enfatizzazione dell'io . "Le Meditazioni giunsero al momento  opportuno. La generazione del 1820 stanca o priva di slanci  eroici, dedita alle reveries, aspettava il poeta di genio che avrebbe saputo esprimere le sue tendenze profonde : le Meditazione colmarono quell'attesa. In queste  elegie melodiose e pure, innumerevoli lettori ritrovarono i loro stati d'animo : vaga malinconia , disincanto; ma  nel contempo esaltazione e aspirazioni mistiche. Uno spirito nuovo animava  la poesia. Quarantacinque anni  dopo Sainte Beuve  doveva celebrare la pubblicazione come una delle più grnadi  date della letteratura: era una rivelazione" (Castez Surer)
Nelle armonie poetiche e religiose  del 1830 l'orizzonte, la disposizione  lirico- sentimentale  si amplia ed accoglie una (sia pur vaga) dimensione  religiosa, l'ansia di un inserimento di una propria vicenda  in una prospettiva più generale.
Con l'esperienza  della militanza politica dopo il 1830 Lamartine si assume quasi un ruolo  die poetico cantore del destino dell'uomo  prima con una accentuazione religiosa, (e il caso del poema Jocelyn del 1836 nel qual la vicenda dell'omonimo protagonista, sacerdote ai tempi della Rivoluzione, simboleggia  il cammino  dell'anima  verso Dio  attraverso la rinuncia e la sofferenza); dopo, con una  più evidente  ispirazione sociale  o comunque umanitaria  è il caso dei Raccoglimenti del 1839  in un cui lirica Utopia , che ebbe  larga eco  il peta proclama la sua fede  nel genio umano celebra i tempi nuovi nei quali  regnerà la fede evangelica insistendo però sulla necessità di non aspirare con troppa impazienza a un avvenire verso il quale si deve marciare con calma e fiduciosa decisione" (P. G. Castex-P. Surer)

Ambivalenza dei moduli poetici

Nella prefazione alle Meditazioni, Lamartine si vantava di "aver fatto scendere, per primo, la poesia  dal Parnaso  e di aver dato alla cosiddetta musa, al posto di una convenzionale lira a sette corde, le intime fibre del cuore dell'uomo, toccate e mosse dagli innumerevoli fremiti dell'anima e della natura". Ci sono, in questa dichiarazione, un'enunciazione di poetica e un lucido giudizio che vale anche per la produzione successiva alle Meditazioni. Lamartine  ha effettivamente liberato la poesia dagli orpelli  classicistici e dalle strettoie formali; è poeta sincero e generoso ma queste caratteristiche applicate alla poesia sono ambivalenti  e pericolose : il loro  approdo all'eloquenza, la fluidità della sua religiosità o delle sue istanze sociali espresse nella citata Utopia).
Certo Lamartine , negli anni venti e trenta (non oltre) dell'ottocento  fu poeta di larghissimo successo, ma con un sospetto  di gradevolezza mondana, cui non era estranea la sua capacità di sfumare i contorni e conciliare gli opposti.
Che la generazione romantica degli anni venti si sia riconosciuta in Lamartine è vero; ma è altrettanto vero che  tutta la grande poesia posteriore francese è nata dalla reazione antilamartiniana  e prprio a una componente di fondo della sua poetica - l'eloquenza - un nume  tutelare della poesia moderna Paul Verlaine raccomanderà di torcere il collo.

mercoledì 15 giugno 2016

il Romanticismo - motivi e linee dell'area francese

il Romanticismo motivi e linee dell'area francese

Dati specifici e linee di un panorama

Si potrebbe sostenere che nell'ambito della letteratura francese l'esperienza romantica si presenta come una notevole opposizione al passato  come la testimonianza di una crisi storica e di un disagio  esistenziale che più acutamente si avvertivano là dove più baldanzose erano state le speranze, come  la ricerca di forme espressive  nuove e più consone ad una sensibilità
E certo se si paragonano le pagine di Voltaire animate da fiducie razionalistiche e da lucidita' ezpositiva con quelle di Renato  o di Obermann sfiduciate e liricamente compiaciute o un componimento di classico rigore ed asciugatezza di Andrea Chenier con uno colmo di lirici abbandoni di Lamartine la tesi vacilla parecchio
La verita' e' che opposizione e continuita' vecchio o nuovo in questi (come in tanti altri)  casi non sono schematicamente separabili ( e nelle  pagine seguenti lo vedremo)

Madame de stael

Soffermiamoci ora  su alcuni protagonisti e tappe del dibattito romantico francese
Fondamentale fu un ruolo svolto da m.me de Stael (1766-1817) che figlia di un banchiere ginevrino nacque e visse fra un viaggio e l'altro a Parigi fino a quando Napoleone non la esilio' per le sue tendenze cosmopolite e liberali 
Con lasua opera Della letteratura considerata nei suoi rapporti con le istituzioni sociali (1800) m.me de Stael da' inizio si puo'dire, alla sociologia della letteratura con Germania (1813) fa conoscere l'opera di Lessing, Goethe, Schiller,  Novalis e la filosofia tedesca contdmporanea e teorizza i canoni per una nuova arte 
L'eco e l'influenza di quest'opera che e' da considerare il primo manifesto romantico francese furono enormi facilitate anche dalle qualita' di operatore culturale che la de stael aveva dalla fittissima trama di contatti e incontri che riusciva a tessere e dal fascino che le derivava dal suo ruolo di opposizione al cesarismo napoleonico di punto di riferimento per le tendenze liberali e democratiche della cultura della restaurazione

Racine e shakespear di Stendal

Un altro manifesto romantico francese e' il saggio Racine e shakespeare (1823-25)di Stendal nel quale l'autore riprendendo  una tesi che era gia' stata Lessing, opponea una poesia costruita secondo una rigida precettistica (Racine) una poesia che invecd liberamente accolga la ribollente varieta' delle passioni umane 
Siamo di fronte a un'ulteriore manifestazione della valorizzazione di Shakespeare che e' un atteggiamento ricorrente ndl dibattimento romantico
E' interessante ricordare di questo saggio la tesi che i grandi autori di ogni tempo ( quelli diventati classici) sono sempre stati gli innovatori del loro tempo, sono stati cioe' romantici : Stendal  divulgava cosi' in Francia un' impostazione critica che era stata del Berchet e degli ambienti romantici italiani che  egli aveva frequentato

Prefazione al Cromwell di Hugo


Con la prefazione al Cromwell (1827) di Victor Hugo ci troviamo di fronte alla sintesi piu nota e piu fortunata della poetica romantica : il ripudio di ogni regola accademica, la dilatazione dei confini del poetabile e quindi la mescolanza degli stili, l'affermazione delle situazione drammatica come tipica situazione moderna, l'analisi del rapporto tra verità storica e verità artistica  ne erano alcuni temi fondamentali
Hugo  appena venticinquenne si poneva coì come il più rappresentativo teorico del movimento  e il suo cenacolo diventava assieme al salotto di Charles Nodier bibliotecario dell'Arsenal un crogiolo  di incontri e si affiancava all'opera che per la divulgazione dei nuovi canoni artistici svolgevano giornali come la Muse francaise fondato nel 1823 e soprattutto le Globe fondato l'anno dopo

Altre indicazioni

Lamartine Hugo e De Vigny sono i più rappresentativi ma non i soli poeti del Romanticismo francese  Notevole attenzione meriterebbero anche Alfred De MUsset (1810-57) che nelle sue liriche (famose le notti )  e nelle sue opere teatrali (Lorenzaccio, Cobn l'amore non si scherza) dispiega una varietà di atteggiamenti ed alterna in relazione alle sue esperienze di vita, ora l'esaltazione  della passione ora una fantasiosa e quasi mondana leggerezza ora un doloroso  disincanto
Gerard de Nerval (1808-55) che si distingue per una vocazione visionaria  per un impegno di dar forma alle allucinazioni  e all'inconscio  (il racconto Sylvia i sonetti de Le Chimere) la sua opera  trascrizione della sua agitata vita (che dopo le crisi di follia  degli ultimi anni  si concluse con il suicidio per impiccagione in una strada di Parigi) è risultata particolarmente congegnale ai poeti maledetti e ai surrealisti
Va ricordato che nel romanticismo francese parallelamente alla produzione poetica si sviluppa  una vasta produzione narrativa che partendo  da certi canoni della poetica romantica  approda come vedremo al realismo

venerdì 10 giugno 2016

Percy bysshe Shelley

Percy Bysshe Shelley

Il caso di Percy Bysshe Shelley (1792-1822) per quanto riguarda la suggestione esercitata ( e non solo sui contemporanei) non è diverso  da quello di Byron la brevità e l'eccezionalità della sua esistenza (il suicidio della prima  moglie,  i viaggi in Italia, la sua morte per naufragio  nel golfo di La Spezia)  il suo eccentrico individualismo  i suoi atteggiamenti  languidi  ed estatici  la sua alata  fantasia  mitica il suo idealismo  visionario, tutto contribuì  a fare della sua l'immagine del poeta romantico

Ideologia  e ....

Nell'ideologia de Shelley  confluiscono con contraddizioni  e approssimazioni  vari e contrastanti  apporti  l'influenza del filosofo  settecentesco  (materialista e razionalista)  Godwin : le suggestioni derivate da  un certo idealismo  neoplatonico  serpeggiante  nella cultura  romantica  inglese e rafforzate nel caso specifico della meditazione sui grandi autori  greci ; il vagheggiamento  utopico di una palingesi  dell'uomo  e della società ( che lo fecero  considerare da Marx un precursore del socialismo) e della definitiva  vittoria dell'amore sulla malvagità e sulla ferinità un'aspirazione (che si colora in una sorta di misticismo  laico)  a superare il limiti dell'io  che si traduce in un'intensità di comunione con la natura nel privilegiare la sensazione e l'impressione nel dilatare - eleggendolo  a unica realtà e unico metro di valori - l'io

...poesia

Ma trattandosi di un poeta, il problema  è di cercare di definire come tutto questo groviglio  diventi poesia  Lo diventa con una disposizione e con atteggiamenti che qualcuno ha definito "adolescenziali"; cioè  con un ardore di slanci con una trepidazione emotiva, con languori  e aneliti generalmente  estranei a sentire "adulto"  con un'intensità  di entusiasmi che sono nel contempo il pregio ed il limite della sua poesia
Derivano da ciò quella suggestiva  spirale di immagini accumulantisi le une sulle altre ma anche quella carenza di limae labor, quell'assenza di solidità, di precisione di linee che tante critica denunzia nella poesia di Shelley; la varietà del uso atteggiamento  di fronte alla natura che a volte concretizza in atteggiamento etico, nella scoperta  di una lezione morale, a volte dà luogo a una capacità  di fusione a una disponibilità alla consonanza col tutto a un brivido sacro dinanzi a una presenza invisibile, a una vibrazione incandescente che sfoca i contorni delle cose e ha fatto pensare alcuni ad affinità alla pittura di Turner

John Keats

John Keats

Vita

Anche  John Keats, come gli altri poeti del secondo Romanticismo  inglese ebbe una vita tragicamente breve e intensa, anzi ancora più tragica e strozzata : non conobbe la varietà di esperienze e la fama che pur toccarono a Byron e, in misura minore a Shelley
Nato nel 1795 a Londra da umile famiglia e indirizzatosi alla medicina, l'abbandonò per la poesia : la morte del fratello da lui amorosamente assistito, un'angosciosa esperienza amorosa  e una malattia incurabile contrassegnarono la sua vita
Si spense a 26 anni  nel 1821 a Toma dove era venuto, sperando in un miglioramento della sua salute
Keats esordì nel 1817 con una raccolta di poesie  che fu accolta duramente della critica, e dopo, con un ambizioso poema di ispirazione mitologica  Endimione
Ma in poco meno di due anni (1818-20) raggiunse una straordinaria maturità  e realizzò quelli che, in assoluto, nell'area inglese, sono gli esiti più alti della lirica romantica : Iperione e le Odi  : A usignolo, A urna greca, Alla malinconia, All'Autunno

La classicità

Ciò che distingue la poesia di Keats nel contesto della lirica romantica inglese è la predilezione evidente sin dagli esordi per il mondo classico (soprattutto greco) spiegabile con motivazioni sia culturali (gli orientamenti neoclassici collegate alla già illustrata linea Goethe) che  pratiche (l'entusiastico interesse che avevano suscitato le sculture del Partenone che Lord Elgin aveva venduto al governo inglese ed erano state collocate al British Museum  proprio nel 1816) Inoltre orientandosi  verso il lontano mondo classico  Keats non faceva altro che  dare una particolare direzione  a quell'esotismo - che nella  produzione romantica  si è già chiaramente manifestato : da Chateaubriand a Byron - nel quale convergevano desiderio di evasione dalla realtà, vagheggiamenti  del passato (un certo Medioevo di maniera), suggestioni  di colore orientale (le novelle in versi di Byron)
Ma in tutto questo - che finora non è altro che l'aspetto esterno, il tributo  che il poeta paga al gusto del suo tempo - va inserita la specifica novità di Keats
E cioè il mondo classico nella sua fantasia si configura come momento ottimale della realizzazione della Bellezza (con la maiuscola)  attraverso l'arte
Questa contemplazione e questo  struggente vagheggiamento  dell'arte classica non restano chiusi entro i confini di un compiacimento estetizzante, fine a ses tesso, ma si sviluppano  in una posizione etica : è attraverso quella cotemplazione  che si può superare  l'angoscia della condizione dell'uomo  la precarietà della sua esistenza che trascorre tutta sotto i segno dell'effimero
L'arte eternatrice della bellezza è la vittoria su tutto  questo : dimensione estetica e dimensione morale coincidono
E' la foscoliana  conquista dell' aurea beltade ond'ebbero  / ristoro unico ai mali / nate a vaneggiar menti mortali

... la natura

L'altro polo di attrazione oltre la classicità  è per Keats come per gli altri romantici  inglesi, la natura
Alla quale egli si accosta  quasi con un culto della sensazione  con una disposizione di struggente tenerezza quasi femminea
per ricavarne immagini di bellezza per rifare cioè nell'hic et nunc  quell'operazione  che era stata realizzata dai tanti ammirati artisti della grecità  : tradurre la contingenza delle stagioni  e delle ore in una dimensione di assoluto e di eterno

giovedì 9 giugno 2016

George Byron

George Byron

Un mito esemplare

Dei poeti della seconda generazione romantica - Byron, Shelley, Keats - Byron che ha esercitato il più largo influsso, di gran lunga superiore  agli esiti artistici da lui raggiunti  nel mito Byronche suggestionò le generazione romantiche europee ( E' il Bonaparte della poesia  disse di lui un esponente francese di quella generazione : Charles  de Renusat) ebbero funzione determinate le vicende della sua vita di ribelle di disperato solitario, di innamorato deluso  e tuttavia sempre pronto a ricominciare e a bruciarsi di patriota
E d'altra parte Byron fu, nella commistione far letteratura e vita che lo caratterizza il più europeo dei poeti inglesi  : incarnò nella concretezza di una vicenda biografica, quell'eroe romantico che non in Inghilterra ma nell'Europa continentale - attraverso i Werther i Renè e gli Obermann, gli Ortis - era stato  elaborato sul piano della creazione letteraria
E' assai significativo che persino un Goethe non sfuggì a queste suggestioni e nel Faust, nell'episodio di  Euforione , celebrò  anche il mito  Byron

Vita

Nato a Londra nel 1788 Lord George Gordon Byron esordì a 18 anni come poeta insofferente della vita aristocratica, intraprese viaggi in Spagna, in grecia e in Oriente e al ritorno nel 1812 pubblicò i primi due canti del Pellegrinaggio di Aroldo  il poema che gli avrebbe dato enorme popolarità
Abbandonato dalla moglie nel 1816 dopo appena un anno di matrimonio viaggiò in Svizzera e in Italia  : a Venezia visse un periodo di sfrenata mondanità, sulla scena di palazzo Mocenigo  dove dimorò fra servitori, cani, scimmie ed uccelli, un lupo e una volpe come un principe orientale o un raffinato decadente annoiato; a Pisa  fu in contatto con Shelley, nel 1819 ebbe una relazione con Teresa Guiccioli e tramite l'amicizia del fratello di costei  entrò nella carboneria e fornì armi e denaro per la causa dell'indi pendenza italiana
Dopo breve soggiorno a Genova nel 1823 accettò con entusiasmo  di far parte di un comitato per  l'indipendenza greca, ma l'esperienza di combattente per la libertà gli fu negata; morì di febbre appena arrivato a Missolungi  nell'aprile del 1824

Esotismo e enfatizzazione romantica

Oltre al Pellegrinaggio di Aroldo  già citato  Byron pubblicò guadagnandosi   via via fama sempre più larga novelle in versi (Il giaurro 1813; il corsaro 1814; Parisina 1816); drammi (Marino Faliero, Sardanapalo, Caino ) e poemi  tra i quali il Don Giovanni (composto negli anni 1819-1824) è il più notevole perché  è l'unica opera nella quale gli abituali toni byroniani cedono il posto a una disposizione scettica e ironica (anche auto-ironica)  a un'amara saggezza  fatta a volte di irrisione a volte di distacco
Ma a parte il Don Giovanni in un giudizio  complessivo  su una produzione  così vasta pur nella inevitabile varietà  degli esiti, due caratteristiche  di fondo vanno rilevate
1) Il gusto per l'esotismo  per soggetti e intrecci orientali e barbarici per un particolare colore col quale vengono presentati  paesaggi intrighi e violenze
Si tratta di un motivo che finora timidamente presente ( si pensi a Coleridge) prenderà via via sempre più  consistenza nelle letterature  europee (le Orientali di Victor Hugo, certi compiacimenti  dei poeti parnassiani Salambo e Erodiade  di Flaubert, le predilezioni  dei decadenti )
2)  L'accentuazione dei toni passionali, frequentemente  melodrammatici : la ribellione alla società, la tragicità  delle aggrovigliate  vicende  la fatalità della passione sono le situazioni tipiche della produzione byroniana
Ma quello che il lettore di oggi sente come mancanza di senso delle proporzioni,, come discutibile ricerca di effetto  era, per il lettore contemporaneo, un ulteriore apporto al mito Byron

Taylor Coleridge

Taylor Coleridge

molto complesse e difficili da definire la personalità e la poetica di  Samuel Taylor Coleridge ( 1771-18334) che ebbe vita estremamente agitata anche perché sin da giovano non potè  fare a meno di ricorrere all'oppio  : fatto questo che più o meno  profondamente condizionò la sua produzione  e il suo comportamento
La gamma poetica di Coleridge è assai vasta e va dai toni  meditativo-elegiaci sperimentati da gray alla dimensione  magico-simbolica di componimenti come la Ballata del vecchio marinaio (inclusa nelle Ballate liriche) o Kubla Kan  o Christabel (1816)

La dimensione magico-simbolica

Proprio  in questa seconda complessa dimensione consistono la novità di Coleridge e il suo specifico  apporto al romanticismo
A qualche critico è parso  che questi componimenti pur nella loro varietà di temi, siano però accomunati  da un dato costante  cioè la trascrizione in termini simbolici di una tragedia della volontà  dato di fondo della personalità di Coleridge, dispersiva  indolente e passiva anche per l'incidenza(sia pure difficilmente  quantificabile) dell'abitudine alla droga
Gli stati psicologici espressi in questi componimenti famosi sono incubi della passività :  il marinaio affascinato dalla maledizione che lo ammalia attraverso fissi occhi vitrei dei compagni morti non può pregare; Cristabella affascinata dall'incanto che avvince pel serpentino sguardo della maga non può esprimere al padre il terribile dramma che la travaglia; in Kubla Kan  ( che Coleridge pretendeva  trascritto da un sogno ) ci par di assistere  alla disgregazione della personalità del poeta e al suo  dissolversi nella apparenza della scena trascritta
Sul piano formale  Coleridge traduce una disposizione psicologica del genere in un linguaggio  poetico che mira più al colore che alla chiarezza in un accumulo di immagini sfumate, sottili  di polivalente suggestione
C'è anche da aggiungere però che nella sua ampia (sia pur disorganica) produzione critica - che  avrebbe esercitato  una vasta e profonda influenza - lo stesso  sul loro apporto alla genesi della poesia e aveva insistito sull'inquietante ricchezza  di potenziale  poetico  insita nell'abbandono  al sogno
Si può ricavare  da ciò una conclusione  che ci sembra importante  con Colerifge  non solo si ha la prima testimonianza di quella dimensione onirico-visionaria destinata ad avere altri sviluppi (Hoffmann Poe Rimbaud i surrealisti)  ma se ne ha anche una teorizzazione sufficientemente consapevole

mercoledì 8 giugno 2016

Il romanticismo - Motivi e protagonisti dell'area inglese

Il romanticismo - motivi e protagonisti dell'area inglese


Come già si è detto nella letteratura inglese il Romanticismo si configura più come  un 'evoluzione che come un'innovazione, è un naturale processo di sviluppo di orientamenti  e realizzazioni già presenti a partire dalla seconda metà del settecento ( la poesia elegiaca e mediativa di Young e Gray, il sublime di Burke i Canti di Ossian)

La natura come rifugio della storia

E' significativo che per parecchi decenni - tutto il periodo cosiddetto  primo romanticismo, dalla pubblicazione  delle Ballate liriche (1798) all'inizio dell'epoca vittoriana (1832 - la produzione poetica sia prevalente e il tema dominante, pur  con varietà di angolazioni, sia la natura
Anzi poesia e  pittura coincidono  nei temi  e nelle motivazioni : per John Constable  come per Wordsworth, per William Turner come per Coleridge la natura non è più un magazzino di accessori  o un sistema smontabile : è una presenza animata che restituisce alla vita interiore un po' di ciò che le conquiste razionalistiche via via tolgono
Il rapporto con la natura  d'altra parte  inteso come evasione o come panteistica fusione o come arricchimento e ricognizione della propria umanità  o come repertorio di suggestive immagini di bellezza rappresenta la soluzione  - in perfetta sintonia con gli orientamenti del romanticismo europeo - che gli artisti inglesi danno alla situazione (o alla delusione) storica ; che in Inghilterra, prima, è caratterizzata dalla crisi delle speranze illuministiche  e dall'imperialismo napoleonico ( qui particolarmente sentito ovviamente)  poi, dopo la Restaurazione, dalla  ferrea logica dello sviluppo industriale; spopolamento  e misera delle campagne, disumane condizioni di lavoro (da dodici ore giornaliere anche per donne e ragazzi), miseria degli alveari umani prodotti dall'urbanesimo
E' il mondo  che troverà in Dickens, in seguito, il suo romanzier, ma anche nella poesia  romantica inglese è assente : o meglio è presente come antefatto, come condizione dolente da superare attraverso l'elaborazione di una serie di miti; la meditazione  estetica la svalutazione dell'esperienza attiva , la religione  della bellezza come vittoria sulla precarietà e sul tempo la gamma dei rapporti  possibili tra io e natura
Con quanto si è detto non si intende negare ai poeti romantici inglesi né tensione netica  nel loro travaglio ideologico, né coscienza della responsabilità del poeta
Solo che la dimensione individuale ora ha preso il posto della dimensione collettiva : il poeta  è sì  un uomo che parla agli uomini (Wordsworth)  ma singolarmente  intesi, non come comunità  associata non per bollare le sopraffazioni o demistificare  i  miti del potere  o fornirgli strumenti per la sua lotta, ma  per arricchirne la sensibilità, per aiutarlo  a prendere coscienza della sua umanità e a scoprire i suggestivi rapporti con la natura
In questo i poeti romantici inglesi  non differiscono dagli altri  più rappresentativi romantici europei : è la scoperta dell'interiorità  nella sua dimensione  autonoma  e irrepetibile che ora conta al posto della valorizzazione dell'uomo come animale politico che la letteratura dell'Illuminismo aveva privilegiato

Autori e fasi

La pubblicazione delle Ballate liriche  (1798) viene generalmente indicata come l'inizio vero  e proprio del movimento  romantico inglese Le Ballate liriche  contenevano componimenti di Coleridge e Wordswoth, noti  come poeti laghisti dalle regioni dei laghi  del Cumberland (nel nord-ovest dell'Inghilterra ) dove risiedettero e del cui fascino si fecero eloquenti  propagandisti
Si tratta ovviamente di due personalità poetiche ben distinte  anche se in anni di intensa frequentazione  avevano elaborato una poetica comune che Wordworth aveva esposto nella famosa prefazione al volume
Nella quale fra l'altro  si dichiarava che il fine di quei componimenti era quello di scegliere  avvenimenti e situazioni  della vita comune  e di riferirli o descriverli  il più completamente possibile con un linguaggio tratto da quello realmente usato dall'uomo  allo stesso tempo  spruzzandoli di un po' dei colori della fantasia  che permettono di offrire  allo spirito  le cose di tutti i giorni  sotto l'aspetto  insolito
Nel romanticismo inglese si distinguono  generalmente due fasi  :
la prima  è rappresentata da Wordswortn  e da Coleridge , la seconda da Byron, Shelley, Keats
In questi tre poeti è evidente  - sia pure in differenti modi  - uno spirito di anticonformismo e di protesta contro  la società inglese  (tutti e tre furono esuli volontari dalla loro patria ) che invece non si riscontra  nei rappresentanti della prima generazione  che paradossalmente  sopravvissero  a quelli della seconda, morti tutti e tre giovanissimi
Nel campo della narrativa  la produzione esemplare  è quella di Walter Scott (1771-1832) che divulga  i motivi romantici  e contribuisce al gusto di un certo medioevo di maniera, volgarizzando così una posizione che in Novalis e in altri aveva motivazioni ideologicamente più complesse

 

martedì 7 giugno 2016

George Buchner

George Buchner

Un discorso a parte al di fuori delle collocazioni cronologiche e degli inquadramenti storici merita George Buchner  per l'eccezionalità  della sua opera che è difficilmente  omologabile alla contemporanea produzione tedesca
Questi giudizi di un germanista insigne come Ladislao  Mittner, tratti delle ben trentacinque pagine che gli dedica  nella sua Storia della letteratura tedesca, possono  fare intuire l'eccezionalità  di questo autore : uno smilzo  volumetto  contiene quanto scrisse George Buchner : tre drammi  di cui due autentici e grandissimi capolavori  ed uno studio novellistico  di stupefacente  originalità il tutto composto nell'intenso e tumultuoso  triennio 1834-36  che precedette solo di una anno l'immatura morte
Sono fra le opere più profonde e più potenti e più rivoluzionarie  dell'ottocento tedesco e della letteratura tedesca in genere 
Collocato piuttosto sommariamente  dai contemporanei e ad ogni modo molto prudentemente nella classe generica delle anime dilacerate riscoperto un po'  prima dell'Espressionismo  tedesco e poi esaltato  come pre-espressionista studiato attentamente da Luckas in occasione del centenario 1937  nel significato  delle sua fiera e risoluta protesta politico -sociale  mentre prima era stato abilmente  e subdolamente mistificato per il suo supposto misticismo  pessimistico e addirittura pessimistico-eroico  Buchner libellista  acerrimo e drammaturgo vigorosissimo  oltreché  medico e scienziato è tuttora al centro di polemiche multiformi

Vita

Nella sua brevissima esistenza (nato nel 1813 a Darmstadt, allora nel Granducato dell'Assia, morì  a ventiquattro anni) studiò  medicina e fece attività rivoluzionaria fondando nel 1834 una associazione dei diritti dell'uomo  e diffondendo il suo violente pamphlet Il messaggero dell'Assia
Scrisse (oltre a due memorie scientifiche) una novella Lenz nella quale è descritta la follia dell'omonimo autore che era stato  un esponente dello Sturm und Drang; due drammi La morte di Danton e Woyzeck, tragica storia quest'ultimo  di un povero diavolo che sfruttato umiliato  ridotto a cosa della società, finisce con uccidere la moglie e uccidersi; la commedia Leonzio e Lena grottesca rievocazione di una corte rococò

Motivi e forme

su un autore come questo che continua ad essere al centro di un complesso dibattito ci limitiamo a fissare solo alcuni essenziali concetti
1) Alla ribellione del poeta romantico, alla sua estraneità ai valori di una società che in Europa può ben definirsi borghese Buchner dà un contributo  un orientamento marcatamente politico anzi sociale
Va notato che per quanto riguarda i toni, la sua violenza protestataria si collega più agli esempi dello Sturm und Drang  che a quelli del Romanticismo (che anzi nell'area tedesca non aveva avuto l'equivalente  ribellistico di un Byron né Buchner  poteva guardare all'Heine dei poemetti satirici che sono degli anni quaranta) 
Per quanto riguarda i contenuti Buchner scopre il quarto stato e ne denunzia (su piano concettuale nel pamplet citato sul piano creativo nel Woyzeck) le condizioni di vita (anzi di non vita ) e superando le concessioni di gruppi intellettuali borghesi sia pur illuminati, intuisce che  non una minoranza di intellettuali e di teorici, espressione in gran parte della piccola borghesia, riusciranno a  creare un ordino nuovo e migliore, bensì i contadini se si renderanno conto  della loro forza e della miseria e dell'ingiustizia delle loro condizioni
2) Una personalità animata da tanta urgenza e passione politica (e si pensi anche a quel tanto che può valere  che Buchner  scrive tutto giovanissimo dai venti ai ventiquattro  anni ) torva come congeniali le forme espressive  dense e violente nelle quali per così dire  si raggrumano le varie situazioni  o meglio i punti nodali della vicenda  da descrivere  e così  nei drammi egli procede per blocchi  per scene quasi isolate e autonome in sé (ognuna è già carica  di una sua violenta urlata drammaticità) omette  sviluppi  e passaggi intermedi  con un processo di concentrazione estrema (tutti i suoi drammi  sono brevi  il Woyzeck è addirittura 20 pagine di formato piccolo)
E' già la famosa tecnica teatrale  delle Stationen che verrà ripresa dagli impressionisti  e da Brecht
Da questi rapidi accenni sarà possibile  intuire come mai Buchner sia stato  scoperto così tardi  (il Woyzeck fu pubblicato  nel 1879 )  solo  quanto maturavano  situazioni artistico- culturali  adatte a comprenderlo  con la lucida analisi della condizione subalterna della rappresentazione espressionistica

Heinrich Heine

Heinrich Heine

Definire e catalogare un artista secondo i canoni dei vari movimenti letterari è sempre operazione assi discutibile e precaria (anche se è inevitabile ricorrervi9 nel caso di Heine poi - per gli aspetti contrastanti della sua personalità umana e della sua produzione - detta operazione è quasi impossibile o comunque molto più arbitraria che in tanti altri casi

vita

nato da una famiglia ebrea nel 1797 Heinrich Heine studiò diritto e si laureò  ma sin da giovane coltivò interessi letterari
Raccolse le sue liriche nel Libro  dei canti (1827) Per i suoi atteggiamenti  critici verso la società tedesca e per il desiderio di libertà si trasferì e visse dal 1830 a Parigi, dove frequentò i salotto della principessa Belgioioso - esule come lui dall'Italia per ragioni politiche - e vi conobbe Rossini  Chopin  De Musset ; fu anche in contatto con  i saint-simonisti  e con Masx
Alla produzione lirica  (Romanzero 1851 oltre il già citato   libro dei Canti ) alternò saggi letterari (La scuola romantica  1833-36)  e politico-sociali  (Scritti cari 1854) drammi poemi satirici  come Atta Troll (1841)  e Germania, una fiaba d'inverno  (1844)
Si spense rattristato negli ultimi anni da infermità e crisi nel 1856

Tra sogno e ironia

Nella produzione di Heine la poesia ha una parte predominante
Si tratta di poesia  lirica nella quale affetti e memorie amori e illusioni contrasti fra sogni e realtà sono secondo  il gusto e gli orientamenti  romantici i motivi ricorrenti
Ma la novità lo specifico  di Heine che impedisce di definirlo sic et simpliciter  un romantico, consiste nell'atteggiamento di difesa  nella distanza che egli prende  da questa tematica : nello stesso momento in cui si abbandona al vagheggiamento e al sogno, Heine ha lucida coscienza di questo suo atteggiamento  e quindi  non è sufficientemente  romantico per un'adesione incondizionata  né dall'altra parte sufficientemente saggio, prosaico, realista  (si dica come si vuole) per farne a meno
Ne deriva un particolare impasto  di sentimento  e di ironia il balenare di un sorriso ora rassegnatamente indulgente ora amaro  fra le lacrime, un'operazione che svuota dal di dentro gli atteggiamenti  e i temi tipici del romanticismo pur lasciandone apparentemente intatto l'involucro esterno
Sono suppergiù queste le caratteristiche del Libro dei canti  (una sorta di diario poetico nel quale l'autore  trascrive nella forma del Lieder o della romanza - generi poetici che proprio il romanticismo  aveva valorizzato - impressioni malinconie e sogni)  e del Romanzero
L'ironia  in entrambe le raccolte è sempre una componente fondamentale; ma nella prima serve da antidoto all'abbandono sentimentale e ad essa Heine ricorre quasi per guarire  volontaristicamente della sua malattia romantica; nel Romanzero serve a dissolvere o comunque a sfumare  quel progressivo incupimento pessimistico  di cui questa raccolta è testimonianza che caratterizzò  gli ultimi anni del poeta

La polemica politica

Va precisato però che l'importanza e il ruolo di Heine non si esauriscono nella sua produzione lirica  ( e ridurlo solo a questa dimensione è stato da parte della cultura ufficiale tedesca, operazione sottintesa  da ben precise motivazioni politiche). Heine fu anche nel suo periodo parigino (non si  dimentichino  i suoi contatti con Marz) un robusto e a volte feroce polemista politico contro l'ingiustizia sociale  contro ogni conformismo  reazionario  contro la società tedesca del suo tempo  audacemente satireggiata nei versi di Germania una fiaba d'inverno (1844) Ha scritto  L. Mittner : " La Zerrissenheit (dissidio interno)  di Heine deriva da un solo tragico paradosso : mentre egli in Germania e poi in Francia combatteva per la libertà di tutti gli oppressi  e anzitutto per la libertà dei tedeschi vittime della Santa Alleanza, non riusciva ad amare i tedeschi, poichè in complesso non sentivano quel bisogno di libertà che  fremeva nella sua anima " Proprio per questa componente fondamentale  della sua produzione, mentre l'estimazione europea andava da Baudelaire a Nietzsche  da Carducci a Leopardi  la cultura ufficiale tedesca ha preferito  nell'ottocento  ridurre Heine a semplice lirico  durante il nazismo metterlo al bando (ma Mann e Brecht lo ammiravano ) oggi ignorarlo

Ernst Th. A. Hoffmann

Ernst Th. A. Hoffmann

Romantico  e moderno

Ernst Th Hoffmann  - che ebbe una vita (1776-1822) agitata e irrequieta e fu, oltre che scrittore, musicista - è una delle figure  basilari  del secondo  romanticismo tedesco : la sua opera è profondamente permeata di alcuni motivi fondamentali  del romanticismo ma nel contempo  di questo movimento egli è forse l'autore più moderno  quello cioè che ha trasmesso  al futuro temi e soluzioni narrative che avrebbero  avuto larga eco (sino al surrealismo)
Caratteristica fondamentale della produzione  di Hoffmann è l'accentuazione della componente  visionario-fantasitica che può approdare  agli esiti più disperati  : o al compiacimento del terrore e del torbido  (certe macabre e mortuarie de Gli elisir del divaolo) o ad un abbandono ai sogni più sfumati  e leggiadri  : si pensi solo per pare un esempio alla Pentola d'oro) Tutto possibilie - e naturale- nella pagina di Hoffmann : il rovesciamento  delle leggi naturali la violazione e la liberazione delle varie circostanze sono da Hoffmann  diligentemente  inventariati )  e che, inserita nel in questo contesto trascolora però in un realismo sui generis che riconduce tutto all'io  e risolve la realtà nell'arbitrio immaginativo-fantastico  individuale

Due linee di sviluppo

Da questo punto di vista in Hoffmann sono già evidenti due linee di sviluppo che per una sorta di logica interna sarebbero derivate dalle premesse romantiche
1)  da un lato l'assoluta libertà fantastica caduta ormai ogni remora si sarebbe spinta sino ai grovigli dell'inconscio ( si pensi al surrealismo)  e non sarebbe indietreggiata nemmeno di fronte al gratuito  o alla mistificazione
2) dall'altro  l'io non avrebbe retto  al compito di creatore  della realtà che gli era stato assegnato  : da ciò la disperazione esistenziale
Ha scritto  splendidamente a questo proposito  Claudio Magris  "Nell'età romantica trionfava la filosofia idealistica con la su orgogliosa  affermazione dell'io individuale quale unica realtà assoluta
Anche Hoffmann fu profondamente turbato da queste dottrine e soprattutto quelle di Fichte  che egli conobbe e assorbì con animo da artista poco incline alla logica filosofica e tutto smarrita sensibilità
Fichte tendeva a risolvere tutta la realtà  nell'attività del soggetto individuale nel rapporto tra l'io e il non io  in questi principi che  comunque li si giudichi avevano un carattere eminentemente costruttivo e una grande sostanza  morale Hoffmann vide invece la distruzione di ogni oggettività e dell'unità stessa della persona : le cose non avevano  una loro sostanza  ma erano solo fantasmi creati dalla fantasia irreali ed evanescenti  arabeschi ; la personalità  stessa si spezzava in due proiettando  continuamente dinanzi a sé  la propria immagine 
Su questa strada Hoffmann con la  descrizione di incubi con la creazione delle situazioni  derivanti dal sosia cioè dallo sdoppiamento  presagisce  il rovescio negativo cui sarebbe giunto più tardi  l'idealismo, la disperazione  esistenziale che sarebbe sorta sulle rovine di quell'ottimismo, il nichilismo  - cioè la negazione di ogni realtà e di ogni valore - che serpeggiava come un male nascente e nascosto nel romanticismo
In tal senso Hoffmann è stato precorritore della crisi e dell'angoscia dell'uomo  moderno per ironia della sorte e toccato ad un narratore così sanguigno e ricco di umori sdi sentire il ghiaccio perso del vuoto la vertigine dell'abisso e del  nulla

Novalis

Novalis

Con Novalis il primo romanticismo tedesco attinge specie nella poesioa i suoi migliori risultati
Formatosi nel circolo di Jena dove frequentò Fichte e i fratelli Schlegel, Friedrich Leopold von Hardenberg noto con lo pseudonimo di Novali, ebbe nella sua breve esistenza (1772-1801)  una dolorosa esperienza che condizionò fortemente la sua psicologia e la sua arte : l'amore databile intorno al 1795 per una giovinetta dodicenne Sophie che due anni dopo sarebbe morta

Esperienza biografica e misticismo 

Alla base degli Inni alla notte scritti nel 1797 ma pubblicati nel 1800), la più alta prova lirica di Novalis, c'è la trasfigurazione di questa esperienza che nella realtà  già configurava coi connotati di uno dei miti "amore e morte  più tipicamente romantici
Temi dominanti sono la struggente nostalgia verso la donna amata e perduta, il desiderio  di attingere nell'aldilà la vera vita l'abbandono fantastico della realtà terrestre
Gli inni, scritti parte in versi e parte in prosa ritmica sono sei m legati da un certo interno rapporto : "il poeta dopo aver accennato alla bellezza della luce e al giorno - simbolo, per lui, del caduco, del finito - si rifugia in seno alla notte. Qui si placa ogni desiderio, il finito  si fa infinito, l'uomo si indìa, tutto  ciò che fu perduto in tempo - Sophie e con essa la vita stessa- ritorna; il sacro rito d'amore si compie. Chi per una sola volta ha gustato  la dolcezza della notte, altro non desidera che il ritorno di una notte che non abbia fine. Vano  è il richiamo della vita e della luce, vano  ogni altro legame
La vera patria, il cielo, attende Un'ebrezza d'amore accompagna in questo viaggio La vita nostra, quella della natura è sottoposta ad un fato, è dominata  dall'angoscia della fine
Il sentimento cristiano della vita, il mito  cristiano  hanno redento l'umanità da questa paura
L'uomo si fa Dio, il finito e la morte è all'inizio di un'eternità e di vita e di amore "
Non si può certo negare che gli Inni siano animati da una forte componente religiosa o più precisamente mistica che spinge il poeta, per così dire, a travalicare la realtà, a sentirla come antefatto, come limite che solo l'intensità del sentire, la esperienza, un dominio che poi non significa altro che la scoperta e la comunione col fondo segreto, con la verità ultima delle cose
In questo atteggiamento di Novalis ha notevolmente influito la filosofia di Fichte e la particolare soluzione da lui data al rapporto fra l'io e il non io  ma ciò che qui ci preme sottolineare è la vocazione a dissolvere e nel contempo a sovraccaricare  la realtà a farla lievitare attribuendo  al comune senso più elevato  un'apparenza misteriosa al noto la dignità dell'ignoto
E' evidente, cioè - già sin dal suo primo poeta esemplare - quella  componente onirico-visionaria  che, tipica del romanticismo  tedesco si ritroverà  in parecchi altri autori , ma soprattutto Hoffmann -sia pure con moduli e temi ben diversi da quelli di Novalis - si scatenerà  senza riserve

La dignità dell'ignoto 

quanto si è detto trova ampi a testimonianza nel romanzo incompiuto Enrico di Ofterdingen (iniziato nel 1799) nel quale la narrazione delle vicende del  protagonista, un poeta dl Minnesang (il suo girovagare, i suoi incontri con guerrieri mercanti  e minatori, la sua esperienza dell'amore e della morte dell'amata) si traduce per Novalis in un'autobiografia  o comunque in un Bildungsroman , cioè  nella descrizione di una formazione spirituale e poetica
Ma la nota fondamentale del romanzo è proprio il processo di trasfigurazione della realtà e della vita, la dimensione simbolica  e misteriosa che l'ordinario vi assume
Il romanzo si pone come opposizione al Wilhelm Meister, come  esaltazione del fantastico  e abbandono all'immaginazione di contro al conquistato equilibrio  e alla serena saggezza goethiana
Il tutto sullo sfondo di un medioevo che ha perso ogni sua credibile connotazione storica ed è diventato già un mito romantico; quel medioevo che nel saggio Europa o la cristianità (1799) - un testo fondamentale per la storia della cultura e del gusto romantici - Novalis aveva additato come momento  ideale della civiltà europea e come condizione storico-spirituale

lunedì 6 giugno 2016

Motivi e protagonisti romantici dell'area tedesca

Motivi e protagonisti romantici dell'area tedesca

Dati specifici e linee di un panorama

Per quanto riguarda la priorità cronologica del Romanticismo tedesco  rispetto ai romanticismi del resto dell'Europa  non ci possono essere dubbi
Temi che  avranno un ruolo fondamentale ne dibattito romantico  sono già formulati nella seconda metà del settecento e basterà qui  solo richiamarne alcuni sui quali già ci siamo soffermati  : la polemica di Lessing contro le convenzioni classicistiche la valorizzazione della poesia popolare di Herder  lo Sturm und Drang
Ma a tutto ciò si aggiungono  nuovi approti elaborati da teorici e poiti che per comune convenzione  vengono divisi in tre gruppi  : quello di Jena, quello di Heidelberg e quello di Berlino

Jena Heidelberg e Berlino

Del gruppo di Jena, attivo all'incirca tra il 1796 e i primissimi dell'ottocento , gli esponenti più rappresentativi sono da considerare i fratelli Schlegel, Fichte, Schelling
August Wilhelm Schlegel (1767-1845) legato  da amicizia con m.me de Stael che accompagnò nei suoi viaggi  per l'Europa, scrisse liriche e drammi, fondò con il fratello la rivista Athaneum (1798-1800) facendone un battagliero strumento per l'elaborazione di quei nuovi canoni artistici  che poi nelle sue Lezioni di letteratura e arte trovarono una sistematica e completa esposizione che diventò il vangelo del Romanticismo
Funzione altrettanto importante ebbero le sue lezione Sull'arte e sulla letteratura drammatica (1809-11) e le sue  traduzioni da Shakespeare
Il fratello Friedrich (1772-1829) va ricordato  per i numerosi saggi  e per alcune idee-base che influiranno su tutto il movimento romantico 

1) mitizzazione del Medioevo  come l'età ideale nella quale  l'etica cristiana teneva alti i valori della vita e  germanesimo e cristianesimo  cooperavano
2) il richiamo all'Oriente che fu come la rivoluzione di un nuovo mondo
3) l'idea di una poesia universale progressiva secondo la quale la vita diventerà poesia, il sogno si congiungerà al reale e non ci saranno più limiti tra sensazioni, tra le emozioni, tra il cuore e lo spirito, tra individui e tra le nazioni
Artisticamente l'espressione migliore di questo stato d'animo  è la musica letterariamente la poesia e il racconto di fate
Al gruppo di Heidelberg attivo nel periodo 1804-1808 parteciparono Clemens Maria Brentano , Achim von Arnim, Josseph von Eichendorff e i due fratelli Grimm
A caratterizzazione del gruppo ci limitiamo a  riportare il giudizio di  Mittner che ne vede la peculiarità nell'avere spostato  verso una dimensione nazionalistica o almeno specificamente popolaresca, il romanticismo cosmopolita di Jena : a  raccolta di poesie popolari Il corno del fanciullo curata da Brentano e von Arnim e volta a recuperare tradizione medioevale cristiana e componenti nazionali germaniche si può considerare un'esemplare  indicazione di questo orientamento
Ancora più accentuato in questo senso  è lo spirito animatore del gruppo berlinese, il cuii vero centro fu al tavolata cristiano-tedesca che, fondata da Arnim nel 1811 fiorì fino alla guerra dell'indipendenza e fu una delle principali fucine  del rinnovamento dello spirito del prussianesimo  guerrafondaio

Le varie fasi

Per quanto riguarda le varie fasi del Romanticismo tedesco non possiamo che limitarci a rapidissimi accenni 
Una prima fase romantica fiorisce collegata al gruppo di Jena e trova il suo poeta più alto in Novalis e il più rappresentativo  prosatore in Ludwig Tieck (17773-1853) che nelle sue novelle riuscì a fondere la rappresentazione di un medioevo romanticizzato con una felice disposizione alla favola descrivendo  con sognante levità circostanze irreali e vaghi e fluidi stati d'animo
Atteggiamenti che nelle opere di maturità trascolorano  in una direzione se non realistica  certamente casalinga e pacata tanto da poterle considerare espressioni del gusto biedermeier
La seconda fase è molto articolata  a parte il gruppo dei poeti-patrioti  di cui Theodor Korner  è l'esponente più famoso  ci limitiamo a ricordare Clemens Maria Brentano  (1778-1842) notevole  per le sue liriche  per i racconti fantastici e soprattutto per le fiabe ; Einrich von Kleist (1777- 1811) autore di alcune grandi tragedie  centrate sul conflitto tra uomo e società rappresentato però con una particolare accentuazione del tema dell'angoscia e della solitudine ; Hoffmann; Joseph Karl von Eichendorff (1788-1857)  che nel suo capolavoro, il romanzo  Storia di un perdigiorno (1826) cantò  il fascino di una vita libera fatta di vagabondaggi e di contemplazione della natura e nei suoi Lieder, ritenuti  fra i più belli della letteratura tedesca  espresse atteggiamenti di sognante serenità; Adalbert von Chamisso (1790- 1838)  di origine francese  poeta e romanziere nel quale tendenza al realismo e vocazione fantastica  si equilibrano felicemente; Eduard Morike (1804-75)  che nella sua multiforme attività tradusse i lirici greci e latini  fu autore di Lieder e ballate di una raccolta di liriche  nelle quali espresse sulla base di un 'esperienza autobiografica  la devastante forza della passione amorosa
Fra le sue opere  oltre il famoso e splendido racconto Mozart in viaggio per Praga  meritano attenzione l'Idillio  Vecchio gallo del campanile  e il romanzo Il Pittore Nolten  animati l'uno da sorridente poesia  della familiarità e l'altro da malinconica rassegnazione
Opere queste che preludono a quella fase ultima del Romanticismo tedesco definita Biedermeier e che inizia attorno agli anni quaranta del secolo
Si tratta di un approdo dei temi romantici a una dimensione casalinga e piccolo-corbghese; la passione ridotta a innocuo sentimentalismo, la natura  compendiata nel giardino di fronte alla casa, le aspirazione corrette dall'accettazione o dalla rinuncia e ridotte entro  familiari orizzonti di modesto e lindo decoro e di paura di ogni cambiamento  ( e da ciò  un geloso conservatorismo )
Ravvisabile in molti atteggiamenti di Eichendorff di Morike e di tanti altri autori lo spirito Biedermeier trova soprattutto  nell'ambiente viennese il suo epicentro  è riscontrabile  nel maggior drammaturgo austriaco  Franz Gtillparzer (1791 -1872) e caratterizza le arti minori  e l'arredamento
A conclusione  della parabola romantica sintesi e superamento  come vedremo a suo tempo si colloca Heine

Eugenio Oneghin di Puskin

Mentre Adolfo di Constant è una lucida  e severa analisi dell'eroe romantico  Eugenio Oneghin (1833) di Puskin ne è una rappresentazione anch'essa in chiave critica, ma nella quale confluiscono varie componenti che qui si possono solo accennare
iniziato nel 1823 e diffuso via via nei suoi vari capitoli fino alla pubblicazione  integrale del 1833, questo romanzo  in versi rappresenta quasi un paradigma della evoluzione ideologica e poetica di Puskin  della sua progressiva liberazione dalle suggestioni  byroniane  della conquista di moduli espressivi di classica incisività della vocazione  realistica
L'ironia - o meglio : la sapiente personalissima fusione di abbandoni  di toni lirici e di ironia - con la quale è rappresentata la vicenda  è tutto sommato un auto-ironia - Puskin rappresenta, prendendo un po' le distanze, una fase  del suo processo interiore, ma con  la consapevolezza che ben si allea all'affettuoso sorriso  di chi sa di averla ormai superata
Ne deriva così un atteggiamento  che è di distacco  e di complicità rispetto ai miti romantici in generale  e al suo personale momento romantico 
Si aggiungano a tutto questo  : l'attenzione  con la quale Puskin definisce sociologicamente il protagonista  (un pariniano  giovin signore  - e Puskin conosceva il modello italiano che aveva orecchiato Byron)  il rilievo - e siamo già in una dimensione realistica - dato a specifici aspetti della società russa ; l'eco e le derivazioni che questo personaggio avrà nella letteratura russa
Si intuirà  così perchè  quest'opera sia ritenuta per giudizio ormai acquisito il capolavoro basilare della letteratura russa

Eugenio Oneghin di Puskin

Adolfo di Constant

Adolfo di Constant

Ma l'opera che, in questa parabola dell'eroe romantico che stiamo  abbozzando, segna un momento fondamentale è Adolfo, pubblicato nel 1816 da Benjamin Constant (1767 -1830) che nato a Losanna viaggiò molto per l'Europa , partecipò attivamente alla vita politica  e culturale francese, e si distinse assieme a m.me de Stael nell'opposizione a Napoleone, in conseguenza della quale andò in esilio
Nel breve romanzo - una turbinosa, insostenibile  relazione amorosa che si conclude con la morte della protagonista - Constant  ha rappresentato certo una situazione tipicamente romantica (la  passione amorosa, la conflittualità del protagonista , lo scontro tra individuo e società con i suoi condizionamenti   i suoi pregiudizi ) ma proiettando  su di essa una luce ben diversa da quella che illumina, con l'aureola di anime belle  e di angeli caduti i Werther gli Obermann, i Renato.
Constant invece non esalta, ma analizza non cede mai alla eloquenza ( si pensi a Chateaubriand) ma cerca di scomporre - senza reticenze  o pietose concessioni - il groviglio di sentimenti contrastanti  di mitologia letteraria di sincerità di auto-inganno  che coesistono in ogni atteggiamento di Adolfo
A questa lucida e inclemente analisi, a questa  specie di giansenismo  laico Constant era spinto anzitutto da un'urgenza  auto biografica : il bisogno di  oggettivare - bilancio e liberazione nel contempo  - un'esperienza tormentosa che tanta parte aveva avuto nella sua vita
E' opprtuno aggiugnere che su di lui agiva anche ala grande tradizione francese dei moralisti  che dell'analisi  del cuore umano avevano fatto il tema preferito
Il gusto della prosa puntuale e asciutta all'insegna della ragione il frequente ricorso alla massima come sintesi di una situazione psicologica , l'impegno  di arrivare al fondo del cuore umano gli derivano proprio da una costante che nella cultura francese viene da lontano e arriverà lontano
Con questi strumenti culturali in meno di cento pagine
Constant ha creato un romanzo che è una rappresentazione in controluce - specchio  e coscienza nel contempo  - dei miti romantici  un'opera per la quale si può parlare di capolavoro

Adolfo di Costant

domenica 5 giugno 2016

Aroldo di Byron

Aroldo di Byron

un'immensa fortuna arrise invece al Pellegrinaggio di Aroldo  di George Gordon Byron (1788- 1824), un poema che fu pubblicato  in varie riprese : i primi due canti nel 1812, il terzo nel 1816, il quarto nel 1818
Nella caratterizzazione del l'eroe romantico l'apporto specifico di Byron consiste probabilmente nell'accentuazione della componente portestataria e ribellistica, nell'enfatizzazione della figura di angelo caduto  e in certi compiacimenti  demoniaci (che torneranno poi nel Decadentismo)
Nella smaniosa inquietudine di Aroldo nel suo  disprezzo per gli uomini nella sua errabonda solitudine i lettori del primo ottocento vedevano  d'altra parte, una trasparente trascrizione dell'uomo Byron : suggestioni  derivanti da questo ammirato modello di comportamento  ed entusiasmi per l'opera formavano così un ambiguo amalgama
Comunque una novità indiscutibile del Pellegrinaggio (sul piano strutturale al di là di qualsiasi giudizio di valore estetico) rispetto agli altri testi esemplari che stiamo  esaminando  consiste nelle frequenti  digressioni di ordine  storico o letterario che i luoghi visitati da Aroldo (la Spagna la Grecia, l'Italia, le Alpi, il Reno) suggeriscono all'autore
E così il poema forniva un fascinoso contributo all'affermarsi di quel gusto esotico (come fuga, evasione, realtà altra)  che è una componente del Romanticismo
La vastissima influenza esercitata dal Pellegrinaggio  non sembra oggi  giustificabile al lettore odierno i sentimenti e i versi che lo resero famoso non possono apparire superficiali e stereotipi

Obermann di Senancour

Obermann di Senancour



veniva pubblicato  ma senza il successo di Renato di Châteaubriand - Obermann (1804) di Etienne Pivert de Semamcour (1770-1846)
L'autore già nel 1799 aveva pubblicato delle reveries sur la nature primitive de l'homme che manifestano  un pessimismo totale, nichilistico , nei confronti del tempo e della società e auspicano  l'avvento di un favoloso consorzio primitivo, una sorta di socialistico Eden 
In Obermann questa dimensione pessimistica, questa frattura tra individuo e società si accentuano insanabilmente  : il morboso egotismo, la disperata ricerca di una risposta definitiva alle domante eterne, il bilancio fallimentare della propria vita, al fondo della quale non c'è altro che noia e vuoto  sono le caratteristiche di questa nuova incarnazione della malattia romantica
Rispetto al Renato  Obermann segue un movimento interiore opposto : quanto il primo  tende a espandersi nelle cose tanto egli si chiude in sé come in un bozzolo  e fila là dentro il tma del prorpio egotismo  e del proprio isolament
In questo culto dell'io  Obermann approda -atteggiamento questo  destinato ad avere larga eco - alla voluttà della sofferenza e si chiede _ donde proviene all'uomo la più duratura delle gioie del suo cuore, codesta voluttà della malinconia, questo incontro pieno di segreti che lo fa vivere nei propri dolori e volersi bene sin nel sentimento della propria rovina

Renato di Chateaubriand

Renato di Châteaubriand

Già ne Werther Goethe aveva espresso il conflitto fra individuo e società ma fu nel Renato di Chateubriand che  le prime generazioni romantiche si riconobbero e nel contempo per quel rapporto osmotico che lega letteratura e costume ne mediarono e derivarono atteggiamenti e sentire
L'autore(178-1848) nella cultura romantica si distingue fra l'altro  per il recupero della religione cristiana esalta nel Genio del Cristianesimo (1802) oltre che  per il valore morale anche per le suggestioni estetiche : il fascino del culto delle severe cattedrali  gotiche ecc.
Il romanzo breve Renato  fu prima incluso in quest'opera e poi  nel 1805 ripubblicato in coppia con Atala
Con la vicenda di Renato - che proviene dal una famiglia aristocratica distrutta dalla rivoluzione vive una morbosa disposizione affettiva  per la sorella e tenta un ritorno alla natura  in Louisiana dove trova al morte - Chateaubriand realizzò probabilmente la più riuscita  incarnazione del sentire romantico
La drammatica coscienza della propria condizione di esiliato, di sradicato dalla società contemporanea, la voluttà orgogliosa della propria sofferenza  la consapevolezza - a volte sentita titanicamente a volte invece vittimisticamente - di essere chiamato  a un destino d'eccezione, la perenne inquietudine sono i dati di fondo di Renato
Ai quali si aggiunge  -evidentemente derivazione roussoviana - il gusto della rêverie, l'amore per la solitudine e dell'abbandono  alle suggestioni paesistiche
Il tutto reso da Chateaubriand con una prosa lirica calda e sinuosa con una complicità autobiografica che fecero di questo personaggio lo specchio e il mito di una generazione

venerdì 3 giugno 2016

la rivoluzione romantica - capisaldi di una nuova arte

la rivoluzione romantica - capisaldi di una nuova arte

Cerchiamo ora di definire alcuni capisaldi della nuova poetica che via via vengono enunciati  nel dibattito culturale  dei romantici
L'ordine  che seguiamo  non è quello cronologico  ma mira  a collegare  in una certa organicità e consequenzialità le varie tesi

Storicità dell'arte e rifiuto delle regole

Un concetto fondamentale che emerge dagli scritti dei teorici romantici  è quello della varietà e storicità dell'arte; cioè  la consapevolezza che non esiste  una forma d'arte perfetta in assoluto  un modello ottimale che possa fungere da perenne punto di riferimento  cui tendere  ma esiste una varietà di forme e di stili adeguati  e rapportabili alla multiforme varietà delle situazioni  e delle istanze storiche : l'art classica, gotica ecc.
Affermare questo significava togliere qualsiasi valore esemplare ai classici rifiutarli come modello unico considerarli in un prospettiva storicistica come una forma e non l'unica forma d'arte
Deriva da ciò conseguenzialmente il rifiuto delle regole tratte da quei modelli ritenuti una volta esemplari l'arte di valuterà ora no dall'ossequio delle regole , dalla maggiore o minore vicinanza ai modelli ma dalla spontaneità, dalla maggiore o minore o minore rispondenza all'ispirazione del poeta, libera svincolata  da ogni coartante precettistica
una conclusione di questo genere - qui  solo schematicamente enunciata - orienta verso  modelli esemplari di poesia che solo apparentemente possono sembrare contraddittori : Shakespeare e la poesia popolare
In Shakespeare  i romantici vedono, sulle orme di Lessing,  un  esempio di  poesia che ha l'impeto e la libertà di una forza della natura : nella poesia popolare ammirano l'autenticità la freschezza la spontanea espressione degli eterni sentimenti  dell'uomo

Arte popolare e idea di nazione

Ha inizio così tutta la corrente di interessi verso le manifestazioni  dell'arte popolare : la raccolta di poesie popolari pubblicata da Herder (l'antesignano di questo orientamento)  nel 1778  la collezione di poesie popolari di Brentano ed Arnim, due romantici del gruppo di Heidelberger, Il corno magico del fanciullo (1805 ) che impresse un nuovo carattere schiettamente popolaresco alla corrente romantica ...e rese possibile anche quella grandissima  fioritura musicale di liederistica popolareggiante che è uno dei frutti più cospicui di tutto il Romanticismo tedesco 
l'affettuoso recupero delle fiabe popolari fatto dai fratelli Grimm gli studi di leggende, canti, tradizioni  popolari che un  po' dovunque  caratterizzano il primo ottocento e costituiscono  le premesse per gli studi di folclore  e di etnologia
Ma il  recupero delle forme d'arte popolare  non si esauriva nella sua dimensione puramente letteraria  ma significava  anche - specie in concomitanza con specifiche situazione politiche : invasione napoleonica  in Germania dominazione straniera in Italia - recupero delle tradizioni e valori di un popolo, scoperta della sua identità  della sua specifica fisionomia nel contesto europeo ed ecco il nesso  tra la poetica romantica ed il formarsi  dell'idea di nazione

Il medioevo dei romantici

Giova a questo punto soffermarsi sulla scoperta del Medioevo fatta dai romantici  proprio sulla scorta di quanto finora si è detto
Era proprio nel Medioevo che si erano delineate, dopo il crollo dell'unità imposta dell'impero romano, le varie fisionomi e nazionali , era nel medioevo che bisognava ricercare lo specifico nazionale
da qui  la valorizzazione dell'epos nazionale, delle chansons de geste, interpretate come anonima  e collettiva espressione dell'anima nazionale  e quindi la valorizzazione dell'arte  gotica come tipica dell'età medievale e a livello teorico l'acquisizione fondamentale che ogni epoca si è espressa con forme d'arte congeniali e specifiche e ognuna autonomamente valida
La scoperta e la valorizzazione  del Medioevo provoca tuttavia presso i romantici una gamma di atteggiamenti e implicazione che approdano alle più contrastanti conclusioni: questo momento della civiltà europea infatti diventa ora un'età di pace e di concordia universale garantite dalla comune fede cristiana
E' il caso di Novalis nel suo fondamentale Cristianità o Europa (1799); ora  l'età dell'esemplare accordo tra trono e altare e ciò fornisce lo spunto  per vagheggiarne - con marcate connotazione reazionarie - il ritorno ; è il caso di De Maistre ; esempi per la letteratura risorgimentale : è il caso  italiano; ora questa età si configura come momento privilegiato  per l'abbandono al fantastico  o per avventurose storie d'amore  e per grandi personalità; ora  invece come l'età delle passioni tragiche delle grandi storie d'amore e morte
Forse nessun altro argomento  come questo del revival medievalistico  fornisce materia per documentare le antinomie e le ambiguità del romanticismo

Lacerazione e atteggiamenti dell'io romantico

Ma la teorizzazione di un'arte libera e spontanea, da valutare non i base all'ossequio delle regole ma in base al rapporto di immediatezza tra ispirazione ed espressione, comportava un'altra conseguenza : la scoperta (o l'enfatizzazione ) dell'io 
All'artista che consapevolmente  rifiuta i limiti della tradizione (schemi formali generi letterari ecc)
ora si spalanca, per esprimere se stesso, un  campo enormemente più vasto che all'artista del passato
E l'artista romantico utilizza  questa possibilità: la priorità  assegnata nella poetica e nella produzione romantica, alla dimensione lirica  né la testimonianza
Ma è possibile  definire l'io  romantico  il suo sentire, l'arco dei suoi atteggiamenti interiori ? Con una certa approssimazione ci sembra di sì 
E' ovvio che accingendoci a un'ipotesi di definizione del genere, occorre rifarsi  a quanto  si è già detto circa la situazione storica dell'Europa  degli inizi dell'ottocento  : i sentimenti  degli uomini nono sono categorie esterne, ma si definiscono  e assumono la lor specificità per precisi apporti e condizionamenti storici
E' acquisito giudizio critico oggi parlare di delusione storica
Si verifica così dopo l'esperienza illuministica che aveva visto l'alleanza tra borghesia e intellettuali che ne elaborano l'ideologia progressista, una frattura tra artista e società  che è una  caratteristica di fondo del Romanticismo  e la matrice degli atteggiamenti  più vari  e anche più contrastanti
Ne derivano il disgusto  e la fuga dalla realtà o il compiacimento della propria eccezionalità di sentire e di soffrire o il vagheggiamento di realtà e mondi sereni  e suggestivi o l'atteggiamento anticonformistico e ribellistico o il confidente viscerale  quasi, abbandono al fascino della natura sulla scia di Rousseau  o una gamma di religiosità che va dal fascino estitizzante che Chateaubriand  sentiva per liturgia  ai vaporosi abbandoni di Lamartine o al severo e giansenistico cattolicesimo manzoniano

Il poeta-vate

E' opportuno precisare che in un movimento letterario che si sviluppa per almeno un quarantennio ovviamente si verificano evoluzioni  e mutamenti dovuti ai vari contesti nazionali e alle due generazioni di artisti che in tale periodo si susseguono
Una delle più vistose manifestazioni  di questo processo consiste nel fatto che, a un certo momento  e per precise motivazioni storiche entra nell'ambito  della tematica romantica una componente civile o meglio politico-sociale
E così la figura del poeta-ribelle, solitario, cantore  delle proprie crisi esistenziali - certamente  la più comune e la più semplificabile _ non è più l'unica ma le si affianca quella del poeta-vate  cantore e profeta dei destini nazionali legato  alla concretezza di un momento storico radicato alle tradizioni di un popolo
Questa figura del poeta-vate trova la sua più vistosa esemplificazione nella letteratura francese in Victor Hugo  che a partire dal 1830 si inserisce sempre più nel dibattito politico-sociale; ma a un livello meno  suggestivo, la si trova anche  nella letteratura tedesca en gruppo così detto  dei poeti del 1813 che animati dai Discorsi della nazione tedesca (1807) di Fichte  e sotto l'urgenza dell'invasione napoleonica  del 1812-1813 si dedicano a un produzione patriottica
Il più famoso del gruppo è Theodor Korner che morì in battaglia ventiduenne mettendo in pratica quanto aveva scritto nelle sue liriche (Lira e spada 1814) a lui come esempio di illustre poeta-soldato  Manzoni dedico Marzo 1821
Nell'ambito della letteratura russa  un esempio del poeta-vate potrebbe essere Pusckn per certe sue opere animate non tanto da una tematica politico-patriottica immediata quanto dall'epica celebrazione di vicende passate o dall'amoroso recupero delle tradizioni nazionali
Nella letteratura italiana la figura del romantico-patriota è talmente tipica che non occorrono esempi

la rivoluzione romantica - nuova poetica e nuovo mito umano

la rivoluzione romantica - nuova poetica e nuovo mito umano

varietà di contesti nazionali

Ha scritto Paul Valery : "Bisognerebbe aver perso qualsiasi esigenza di rigore intellettuale per osare definire il Romanticismo " e tuttavia di  definizioni del Romanticismo - magari  profondamente contraddittorie  l'una con l'altra - se ne potrebbero elencare tante 
la verità è che  nella produzione di questo movimento coesistono gli aspetti più disparati 
"il predominio dell'io  e al scomparsa dell'io in una trascendenza religiosa  o sociale, la soggettività  pura e il gusto del concreto, del particolare realistico;  l'intimismo  e la pittoresca accozzaglia; l'attenzione al moderno  e l'evasione nel passato; la volontà  d'azione e la contemplazione pura; l'energia, l'entusiasmo, lo slancio  e la nostalgia, la malinconia, l'angoscia;; la vocazione fantastica  e il realismo; la reintegrazione dell'uomo nell'universo  e il divorzio tra l'io e il mondo ...." (G. Picon) 
E tuttavia è indiscutibile che dagli ultimi anni del settecento  fino al compiersi  del terzo decennio   (circa)  dell'ottocento  c'è  nella letteratura d'Europa una produzione dominata da temi  e da moduli espressivi notevolmente  omogenei, un'aria comune
E' proprio quest'ultima costatazione che dà un minimo di legittimità  al lavoro   che nei prossimi paragrafi faremo :  cioè  la schematizzazione di alcune idee di fondo, generali , utili  per un pirmo inventario della materia, ma  destinate a essere  messe da parte e superate qualora dal Romanticismo  come generica categoria si passi ai singoli autori romantici, e dalle definizioni  generalizzanti  si passi a un analitico approfondimento

Germania e Inghilterra : sviluppo di motivi preesistenti

Dopo questa necessaria precisazione fissiamo ora alcuni punti fremi come premessa d'assieme al discorso  che via via svilupperemo
In un panorama del Romanticismo europeo va sottolineata anzitutto la sfasatura cronologica che distingue  le varie aree nazionali
Le formulazioni teoriche e le realizzazione della nuova arte  in Germania e in Inghilterra precedono di qualche decennio  quelle che si avranno in Francia  e in Italia
nel 1798 Friedrich Schlegel definisce la nuova poesia e in Inghilterra si pubblicano le Ballate liriche nelle quali Wordsworth  e Coleridge realizzano  moduli politici che si possono già dire romantici  ma in Francia bisogna aspettare il 1813 ( Madame de Stael De Alemagne) o il 1827 (Hugo : prefazione a Cromwell)  e in Italia il 1816 (Berchet : Lettera semiseria )  o il 1821 (Manzoni : Adelchi )
Questi dati ci  sembra possono chiarire il problema non marginale : il Romanticismo  si sviluppa prima là dove meno radicata e operante è la tradizione classicistica e si configura in quelle aree quasi come approfondimento  e sviluppo di tendenze e forme  già precedentemente  realizzaste : la poesia elegiaca di di Young e Gray la teorizzazione del sublime di Burke  o il realismo della tradizione del romanzo  sentimentale-borghese in Inghilterra; la battaglia di Lessing  per la pienezza e la naturaleza sentimentale, l'esaltazione del forte sentire degli Sturmer , la scoperta della poesia popolare  di herder in Germania
Certo, la suggestione del classicismo francese del '600 era stata ampia in Germania, e Lessing per l'affermazione di un nuovo teatro aveva dovuto preliminarmente polemizzare  contro i Corneille e i Racine  ma nel complesso nel Romanticismo  inglese e tedesco  la polemica  anticlassicistica non può avere quella importanza e vastità che ha invece in Francia  e Italia
E ciò perché solo in queste aree il classicismo era stato profondamente collegato allo svolgimento letterario  era quasi un dato costituzionale; in Inghilterra e in Germania  invece era stato un esempio "merce di importazione"
Solo  nel periodo napoleonico -ci sembra - la polemica anticlassicistica prende in Germania, particolare virulenza ma con una connotazione specifica essendo quella francese la cultura dell'invasore, classicismo del grand siecle  e Napoleone finivano col diventare una cosa sola e allora ricognizione della propria autenticità nazionale e liberazione dalle suggestioni culturali francesi si fondono in un unico atteggiamento

Francia e Italia : la tradizione classicistica

In Francia invece la battaglia contro le regole e le convenzioni classicistiche è particolarmente accenutata perché si tratta di attaccare una tradizione che dalla Pleiade a Boileau ha messo profonde radici e dato suggestivi  frutti e un tale retaggio non è eliminabile
Ne deriverà  una produzione romantica certamente sottesa da un nuovo sentire ed espressa in moduli nuovi ma nella quale non è dimenticata  la lezione di rigore compositivo di chiarezza che da quella tradizione derivava
Per dare concretezza al discorso con esempi : gli  slanci visionari-onirici  di un Hoffmann, la vocazione mistica e magica insieme di Novalis la ricerca del fiabesco e dell'irreale di un Tieck  sono irreperibili nella produzione francese
Un discorso in grn parte analogo vale per l'Italia : qui anzi già le prime battaglie per la nuova poetica nascono all'insegna della conciliazione  e quanto  peso abbia nei romantici  Manzoni e Leopardi la lezione dei classici è inutile dire
L'ansia di novità  la carica rivoluzionaria insita nel movimento romantico  i suoi temi tipici in Italia  vengono per così dire  strumentalizzati dirottati in direzione politica : il Medioevo  - vagheggiato  da tutto il Romanticismo  - è in Italia  esaltato come periodo di lotte per la libertà  e l'eroe romantico assume una specifica connotazione patriottica
Il Romanticismo italiano  acquista pertanto  una fisionomia che lo distingue da quello delle altre  aree nazionali ma indiscutibilmente si depaupera nella vastissima produzione dei minori l'ampia gamma dei fermenti romantici  non viene percepita : non senza regione qualcuno si è chiesto se l'Italia ha veramente avuto un Romanticismo

la rivoluzione romantica - una nuova poetica e nuovo mito umano

La rivoluzione romantica - tappe letterarie e figurative

La rivoluzione romantica - tappe letterarie e figurative

Nei primi anni del secolo, la delusione storica provocata dallo scarto fra ideai e ferrea realtà politica dà luogo a un mutato clima  culturale  e trova trascizione letteraria nella elaborazione di un mito umano, di un eroe che  pur nelle sue varie esemplificazioni ha caratteristiche abbastanza omogenee:  il compiacimento intimistico, una frattura con le cose, uno  sradicamento dalla concreta  realtà  sociale, un alternarsi di protesta  titanica e di lamenti vittimistici  sotteso dalla coscienza di angelo caduto  una vocazione ad abbandonarsi  e  quasi  a fondersi con la natura
Caratteristiche, queste  che in vario modo sono proprie di Renato di Chateaubriand e dell'Obermann di Senancour, dell'Aroldo  di Byron, dell'Ortis di Foscolo , dell'Eugenio Oneghin di Puskin
Solo in un'opera l'Adolfo di Costant - fondamentale per la storia del Romanticismo  -c'è una rappresentazione  che è  anche un giudizio lucido e severo su questoe mitologie e sulla malattia romantica

Ma assieme alla creazione della tipologia romantica, i primi anni dell'ottocento  vedono anche  l'elaborazione di una nuova poetica i cui capisaldi , fertili  di conseguenze sul piano artistico  cono 

a) la coscienza della storicità dell'arte e il rifiuto di una forma d'arte esemplare alle cui regole conformarsi: crollava così l'ossequio delle regole, specie quelle classicistiche che per secoli avevano costituito un  punto di riferimento;

b) il recupero della spontaneità, dell'autenticità  cioè  del vivo e libero  sentire dell'uomo  : era la scoperta dell'IO  che dalla contemporanea filosofia idealistica tedesca riceveva  l'impulso  e che implicava una gamma di sviluppi che andavano dalla espressione degli eterni  sentimenti dell'uomo alla enfatizzazione dell'irrazionale, dell'irreale, del sogno, della fuga dal reale, al fascino dell'ignoto  e del lontano

c)  ma la scoperta della spontaneità  e dell'autenticità  poteva anche  orientare verso il recupero  dell'arte popolare  del concetto di popolo  e quindi dell'idea di comunità nazionale; proprio  facendosi interprete delle esigenze nazionali qualche poeta romantico  anziché evadere verso l'ignoto  si immerge nell'hic et nunc e diventa poeta-vate profeta e cantore dei destini nazionali

E' facile capire da questi accenni la vastità e varietà di sviluppi impliciti nei canoni romantici; così  sul piano letterario accanto alla dimensione sognante e onirica di un Novalis si può avere la poesia dei sentimenti  di un Lamartine o l'impegno politico-sociale  di un Hugo  o dei poeti  patrioti italiani; sul piano figurativo acanto a  Delacroix  che celebra ne La Liberà guida il popolo  la rivoluzione parigina del 1830  o a Goya che nei suoi quadri  insorge e grida la disperazione dell'uomo, il diritto alla libertà in nome degli oppressi  di ogni tempo  che incombe fatale sul destino dell'uomo  o in un Turner i cui paesaggi perdono consistenza e contorni  e diventano nebbie tra le quali emergono immagini larvali di esseri mostruosi

Qualche rapido accenno ora per le singole aree Nazionali 
Nell'area tedesca  dove si verifica prima che altrove l'elaborazione di una nuova poetica, il Romanticismo si collega allo Sturm und Drang  e alle teorie sulla poesia popolare peribile nelle aree europee e che trova nella poesia di Novalis e nei racconti di Hoffmann i sui testi esemplari; a conclusione poi di tutta una ricca e varia produzione si colloca Heine  che, nello stesso momento in cui accoglietemi e moduli romantici , li dissolve però con malinconica e dolente ironia
A parte  non inseribile in nessuna  classificazione, c'è  l'opera di Buchner  anticipatrice  di spiriti e di forme  che solo nel novecento sarebbero state valutate nella loro eccezionale  validità

Nell'area inglese  alla prima generazione romantica  dei poeti laghisti  Wordsworth e Coleridge  succede la second : Buron che diffonde in Europa tipologia dell'eroe romantico ed esotismo; Keats cantore della Bellezza contemplata  nella classicità o scoperta del quotidiano, Shelley che traduce nella poesia un anelito di fantastica fusione con la natura  e il sogno  di una rinnovata  umanità

Nell'area francese, mentre Lamartine  deva inizio alla stagione romantica con una poesia dalle frequenti effusioni  sentimentali
Hugo realizzava, in un'opera multiforme e varia nei risultati, la figura  più completa  di poeta romantico che dava espressione alle memorie  e agli affetti, all'impegno  civile e alla meditazione sul destino dell'uomo 
Appartato e chiuso in una severa visione del vivere  De Vigny  realizzava gli esiti più duraturi della poesia romantica francese con un esiguo gruppo di componimenti nei quali esprimeva  con estremo rigore formale la sua stoica accettazione del dolore

Particolare fisionomia assume la stagione romantica in Russia  che solo in Lermontov trova un poeta Byroniano che farà  suoi i temi  esemplari del romanticismo  europeo; in Puskin invece gli inizi romantici approdano ad una dimensione realistica animata da un profondo legame con le tradizioni e i valori popolari

Ancora più particolare è la produzione americana collegabile al Romanticismo hawthrone scandaglierà l'animo umano  ma preoccupato soprattutto del problema della colpa e della redenzione
Melville creerà nel capitano Achab una delle più suggestive e complesse figure di eroe romantico nel quale l'ansia di superare il limite della condizione umana si risolve in vocazione autodistruttiva nell'uno e nell'altro artista le suggestioni  romantiche si fondevano con alcuni temi di fondo della cultura puritana
Whitman invece si manteneva  a livelli meno complessi e si faceva cantore degli sconfinati orizzonti e degli apporti ( democrazia intraprendenza vitalismo ) del nuovo mondo ; il meno americano era Pie che sviluppando tematiche romantiche (il mistero, l'onirico) forniva  materia all'arte posteriore

La rivoluzione romantica - tappe letterarie e figurative

la rivoluzione romantica - riferimenti storici

La rivoluzione romantica

prospettiva

riferimenti storici

 Gli effetti della Rivoluzione francese e della vicenda napoleonica non riguardano solo la Francia ma tutta l'Europa  e per necessità di schematizzazione  si può dire che in un primo momento  le suggestioni rivoluzionarie  danno luogo a una ventata di  entusiasmi  e ad una solidarietà ideologica che talvolta si traduce nel tentativo di esportare  l'esperienza rivoluzionaria ;
In un secondo tempo l'approdo della politica napoleonica verso soluzioni  cesaristiche ed espansionistiche  provoca invece delusione e crisi nei gruppi intellettuali coalizioni, complesse trame di alleanze tra gli stati e la fine, alla fine la restaurazione  che nel Congresso di Vienna trova la sua codificazione ma il fatto che la Rivoluzione fosse poi approdata al cesarismo  napoleonico  non significava però  che i nuovi valori che essa aveva elaborato  si fossero estinti
I principi democratici-egualitari, l'esigenza  di una moderna struttura statale  il concetto di nazionalità  continuano ancora ad alimentare  i gruppi intellettuali  più avanzati  i quali si trovano  quindi  in una posizione di conflittualità rispetto  all'assetto che il Congresso di Vienna intende dare all'Europa  basandolo su legittimismo e sull'anacronistica restaurazione dell'ancient regime 
Di questo duplice conflitto  di questa delusione storica occorre tener presente  per cercar di comprendere quella lacerazione di fondo che è una costante degli artisti  europei fra gli ultimi anni del settecento e  i primi decenni dell'ottocento

Per  l'area germanica basterà ricordare che Napoleone  ne aveva operato un ridimensionamento  geografico e politico volto ad eliminare la miriade di piccoli stati sostituendola con più ampi organismi 
Al congresso di Vienna comunque 39 stati tedeschi si unirono nella Confederazione Germanica  sotto la presidenza dell'Austria che la dominerà  tramite la politica di Metternich

L'Inghilterra è rispetto al continente in una posizione particolare . Dalle lotte contro Napoleone - dele quali ha tenuto la leadership - è uscita stremata ma con ulteriore riconferma del predominio marittimo e commerciale; i suoi problemi non derivano da un'imposta restaurazione come per gli stati del continente ma dalla rivoluzione industriale ai cui rapidi progressi non corrispondono gli adeguati provvedimenti politico-amministrativi
Mentre le condizioni  dei ceti inferiori sono assai difficile e le agitazione operaie diventano sempre più consistenti, il governo  oscilla tra tentativi autoritari e aperture riformistiche
Intanto  nel 1824 viene  riconosciuto agli operai il diritto di sciopero  e nel 1834 i sindacati di categoria (trade Unions) si fondono in un'unica organizzazione

In Francia la restaurazione si qualifica subito in senso fortemente reazionario: prima con Luigi XVIII che si appoggia alla grande aristocrazia  terriera  e ai gruppi clericali  che hanno in De Maistre  il teorico e nei gesuiti gli organizzatori poi Carlo X che sale al trono  nel 1824 suscita per i suoi eccessi un'opposizione in cui convergono liberali e cattolici liberali ispirati dal Lamennais
Quando nel luglio del 1830  Carlo X tenta un colpo odi stato il popolo a Parigi insorge animato da spiriti democratico-socialisti  e sconfigge le truppe regie
Per evitare che l'insurrezione parigina  si estendesse a tutta la Francia  e provocasse soluzioni  socialmente avanzate; le forze moderate dell'alta borghesia  offrono la corona a Luigi Filippo  d'Orleans; è la cosiddetta monarchia di luglio 
La quale dura sino al 1848 e si andrà via via  qualificando  in senso conservatore e alla fine reazionario

Per la Russia  basterà ricordare che dopo l'invasione  napoleonica lo zar  Alessandro I è all'epoca della restaurazione tra i fautori della Santa Alleanza; la concepisce  con una sorta di  misticismo, come un patto religioso tra sovrani ,paternalisticamente intesi  quali custodi del mondo
Durante il regno del suo successore Nicola I (1825-1855) si ha testimonianza di una frattura  tra gruppi intellettuali  e potere - il moto decabrista (1825) che mira ad ottenere  dallo zar la concessione di una costituzione e l'affrancamento  dei servi della gleba
Ma la repressione è inesorabile e Nicola I consolida il suo regime autocratico

L'America - dopo la rivoluzione con la quale ha assimilato le più avanzate posizioni del pensiero  europeo  - è nella prima metà del secolo  in piena espansione i pionieri continuano a raggiungere  i territori dell'Ovest,  si affronta il fondamentale  problema dei trasporti  si formano in seguito  all'estensione del diritto di voto  i due partiti  : il repubblicano e il democratico
E' del 1823 la formulazione della dottrina di Monroe  felice espressione della fiducia che la giovane nazione ha nel proprio ruolo

la rivoluzione romantica - riferimenti storici