google.com, pub-5905054566263355, DIRECT, f08c47fec0942fa0 lingue e letterature straniere: la rivoluzione romantica - capisaldi di una nuova arte

venerdì 3 giugno 2016

la rivoluzione romantica - capisaldi di una nuova arte

la rivoluzione romantica - capisaldi di una nuova arte

Cerchiamo ora di definire alcuni capisaldi della nuova poetica che via via vengono enunciati  nel dibattito culturale  dei romantici
L'ordine  che seguiamo  non è quello cronologico  ma mira  a collegare  in una certa organicità e consequenzialità le varie tesi

Storicità dell'arte e rifiuto delle regole

Un concetto fondamentale che emerge dagli scritti dei teorici romantici  è quello della varietà e storicità dell'arte; cioè  la consapevolezza che non esiste  una forma d'arte perfetta in assoluto  un modello ottimale che possa fungere da perenne punto di riferimento  cui tendere  ma esiste una varietà di forme e di stili adeguati  e rapportabili alla multiforme varietà delle situazioni  e delle istanze storiche : l'art classica, gotica ecc.
Affermare questo significava togliere qualsiasi valore esemplare ai classici rifiutarli come modello unico considerarli in un prospettiva storicistica come una forma e non l'unica forma d'arte
Deriva da ciò conseguenzialmente il rifiuto delle regole tratte da quei modelli ritenuti una volta esemplari l'arte di valuterà ora no dall'ossequio delle regole , dalla maggiore o minore vicinanza ai modelli ma dalla spontaneità, dalla maggiore o minore o minore rispondenza all'ispirazione del poeta, libera svincolata  da ogni coartante precettistica
una conclusione di questo genere - qui  solo schematicamente enunciata - orienta verso  modelli esemplari di poesia che solo apparentemente possono sembrare contraddittori : Shakespeare e la poesia popolare
In Shakespeare  i romantici vedono, sulle orme di Lessing,  un  esempio di  poesia che ha l'impeto e la libertà di una forza della natura : nella poesia popolare ammirano l'autenticità la freschezza la spontanea espressione degli eterni sentimenti  dell'uomo

Arte popolare e idea di nazione

Ha inizio così tutta la corrente di interessi verso le manifestazioni  dell'arte popolare : la raccolta di poesie popolari pubblicata da Herder (l'antesignano di questo orientamento)  nel 1778  la collezione di poesie popolari di Brentano ed Arnim, due romantici del gruppo di Heidelberger, Il corno magico del fanciullo (1805 ) che impresse un nuovo carattere schiettamente popolaresco alla corrente romantica ...e rese possibile anche quella grandissima  fioritura musicale di liederistica popolareggiante che è uno dei frutti più cospicui di tutto il Romanticismo tedesco 
l'affettuoso recupero delle fiabe popolari fatto dai fratelli Grimm gli studi di leggende, canti, tradizioni  popolari che un  po' dovunque  caratterizzano il primo ottocento e costituiscono  le premesse per gli studi di folclore  e di etnologia
Ma il  recupero delle forme d'arte popolare  non si esauriva nella sua dimensione puramente letteraria  ma significava  anche - specie in concomitanza con specifiche situazione politiche : invasione napoleonica  in Germania dominazione straniera in Italia - recupero delle tradizioni e valori di un popolo, scoperta della sua identità  della sua specifica fisionomia nel contesto europeo ed ecco il nesso  tra la poetica romantica ed il formarsi  dell'idea di nazione

Il medioevo dei romantici

Giova a questo punto soffermarsi sulla scoperta del Medioevo fatta dai romantici  proprio sulla scorta di quanto finora si è detto
Era proprio nel Medioevo che si erano delineate, dopo il crollo dell'unità imposta dell'impero romano, le varie fisionomi e nazionali , era nel medioevo che bisognava ricercare lo specifico nazionale
da qui  la valorizzazione dell'epos nazionale, delle chansons de geste, interpretate come anonima  e collettiva espressione dell'anima nazionale  e quindi la valorizzazione dell'arte  gotica come tipica dell'età medievale e a livello teorico l'acquisizione fondamentale che ogni epoca si è espressa con forme d'arte congeniali e specifiche e ognuna autonomamente valida
La scoperta e la valorizzazione  del Medioevo provoca tuttavia presso i romantici una gamma di atteggiamenti e implicazione che approdano alle più contrastanti conclusioni: questo momento della civiltà europea infatti diventa ora un'età di pace e di concordia universale garantite dalla comune fede cristiana
E' il caso di Novalis nel suo fondamentale Cristianità o Europa (1799); ora  l'età dell'esemplare accordo tra trono e altare e ciò fornisce lo spunto  per vagheggiarne - con marcate connotazione reazionarie - il ritorno ; è il caso di De Maistre ; esempi per la letteratura risorgimentale : è il caso  italiano; ora questa età si configura come momento privilegiato  per l'abbandono al fantastico  o per avventurose storie d'amore  e per grandi personalità; ora  invece come l'età delle passioni tragiche delle grandi storie d'amore e morte
Forse nessun altro argomento  come questo del revival medievalistico  fornisce materia per documentare le antinomie e le ambiguità del romanticismo

Lacerazione e atteggiamenti dell'io romantico

Ma la teorizzazione di un'arte libera e spontanea, da valutare non i base all'ossequio delle regole ma in base al rapporto di immediatezza tra ispirazione ed espressione, comportava un'altra conseguenza : la scoperta (o l'enfatizzazione ) dell'io 
All'artista che consapevolmente  rifiuta i limiti della tradizione (schemi formali generi letterari ecc)
ora si spalanca, per esprimere se stesso, un  campo enormemente più vasto che all'artista del passato
E l'artista romantico utilizza  questa possibilità: la priorità  assegnata nella poetica e nella produzione romantica, alla dimensione lirica  né la testimonianza
Ma è possibile  definire l'io  romantico  il suo sentire, l'arco dei suoi atteggiamenti interiori ? Con una certa approssimazione ci sembra di sì 
E' ovvio che accingendoci a un'ipotesi di definizione del genere, occorre rifarsi  a quanto  si è già detto circa la situazione storica dell'Europa  degli inizi dell'ottocento  : i sentimenti  degli uomini nono sono categorie esterne, ma si definiscono  e assumono la lor specificità per precisi apporti e condizionamenti storici
E' acquisito giudizio critico oggi parlare di delusione storica
Si verifica così dopo l'esperienza illuministica che aveva visto l'alleanza tra borghesia e intellettuali che ne elaborano l'ideologia progressista, una frattura tra artista e società  che è una  caratteristica di fondo del Romanticismo  e la matrice degli atteggiamenti  più vari  e anche più contrastanti
Ne derivano il disgusto  e la fuga dalla realtà o il compiacimento della propria eccezionalità di sentire e di soffrire o il vagheggiamento di realtà e mondi sereni  e suggestivi o l'atteggiamento anticonformistico e ribellistico o il confidente viscerale  quasi, abbandono al fascino della natura sulla scia di Rousseau  o una gamma di religiosità che va dal fascino estitizzante che Chateaubriand  sentiva per liturgia  ai vaporosi abbandoni di Lamartine o al severo e giansenistico cattolicesimo manzoniano

Il poeta-vate

E' opportuno precisare che in un movimento letterario che si sviluppa per almeno un quarantennio ovviamente si verificano evoluzioni  e mutamenti dovuti ai vari contesti nazionali e alle due generazioni di artisti che in tale periodo si susseguono
Una delle più vistose manifestazioni  di questo processo consiste nel fatto che, a un certo momento  e per precise motivazioni storiche entra nell'ambito  della tematica romantica una componente civile o meglio politico-sociale
E così la figura del poeta-ribelle, solitario, cantore  delle proprie crisi esistenziali - certamente  la più comune e la più semplificabile _ non è più l'unica ma le si affianca quella del poeta-vate  cantore e profeta dei destini nazionali legato  alla concretezza di un momento storico radicato alle tradizioni di un popolo
Questa figura del poeta-vate trova la sua più vistosa esemplificazione nella letteratura francese in Victor Hugo  che a partire dal 1830 si inserisce sempre più nel dibattito politico-sociale; ma a un livello meno  suggestivo, la si trova anche  nella letteratura tedesca en gruppo così detto  dei poeti del 1813 che animati dai Discorsi della nazione tedesca (1807) di Fichte  e sotto l'urgenza dell'invasione napoleonica  del 1812-1813 si dedicano a un produzione patriottica
Il più famoso del gruppo è Theodor Korner che morì in battaglia ventiduenne mettendo in pratica quanto aveva scritto nelle sue liriche (Lira e spada 1814) a lui come esempio di illustre poeta-soldato  Manzoni dedico Marzo 1821
Nell'ambito della letteratura russa  un esempio del poeta-vate potrebbe essere Pusckn per certe sue opere animate non tanto da una tematica politico-patriottica immediata quanto dall'epica celebrazione di vicende passate o dall'amoroso recupero delle tradizioni nazionali
Nella letteratura italiana la figura del romantico-patriota è talmente tipica che non occorrono esempi

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