Definire e catalogare un artista secondo i canoni dei vari movimenti letterari è sempre operazione assi discutibile e precaria (anche se è inevitabile ricorrervi9 nel caso di Heine poi - per gli aspetti contrastanti della sua personalità umana e della sua produzione - detta operazione è quasi impossibile o comunque molto più arbitraria che in tanti altri casi
vita
nato da una famiglia ebrea nel 1797 Heinrich Heine studiò diritto e si laureò ma sin da giovane coltivò interessi letterariRaccolse le sue liriche nel Libro dei canti (1827) Per i suoi atteggiamenti critici verso la società tedesca e per il desiderio di libertà si trasferì e visse dal 1830 a Parigi, dove frequentò i salotto della principessa Belgioioso - esule come lui dall'Italia per ragioni politiche - e vi conobbe Rossini Chopin De Musset ; fu anche in contatto con i saint-simonisti e con Masx
Alla produzione lirica (Romanzero 1851 oltre il già citato libro dei Canti ) alternò saggi letterari (La scuola romantica 1833-36) e politico-sociali (Scritti cari 1854) drammi poemi satirici come Atta Troll (1841) e Germania, una fiaba d'inverno (1844)
Si spense rattristato negli ultimi anni da infermità e crisi nel 1856
Tra sogno e ironia
Nella produzione di Heine la poesia ha una parte predominanteSi tratta di poesia lirica nella quale affetti e memorie amori e illusioni contrasti fra sogni e realtà sono secondo il gusto e gli orientamenti romantici i motivi ricorrenti
Ma la novità lo specifico di Heine che impedisce di definirlo sic et simpliciter un romantico, consiste nell'atteggiamento di difesa nella distanza che egli prende da questa tematica : nello stesso momento in cui si abbandona al vagheggiamento e al sogno, Heine ha lucida coscienza di questo suo atteggiamento e quindi non è sufficientemente romantico per un'adesione incondizionata né dall'altra parte sufficientemente saggio, prosaico, realista (si dica come si vuole) per farne a meno
Ne deriva un particolare impasto di sentimento e di ironia il balenare di un sorriso ora rassegnatamente indulgente ora amaro fra le lacrime, un'operazione che svuota dal di dentro gli atteggiamenti e i temi tipici del romanticismo pur lasciandone apparentemente intatto l'involucro esterno
Sono suppergiù queste le caratteristiche del Libro dei canti (una sorta di diario poetico nel quale l'autore trascrive nella forma del Lieder o della romanza - generi poetici che proprio il romanticismo aveva valorizzato - impressioni malinconie e sogni) e del Romanzero
L'ironia in entrambe le raccolte è sempre una componente fondamentale; ma nella prima serve da antidoto all'abbandono sentimentale e ad essa Heine ricorre quasi per guarire volontaristicamente della sua malattia romantica; nel Romanzero serve a dissolvere o comunque a sfumare quel progressivo incupimento pessimistico di cui questa raccolta è testimonianza che caratterizzò gli ultimi anni del poeta
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