google.com, pub-5905054566263355, DIRECT, f08c47fec0942fa0 lingue e letterature straniere: Heinrich Heine

martedì 7 giugno 2016

Heinrich Heine

Heinrich Heine

Definire e catalogare un artista secondo i canoni dei vari movimenti letterari è sempre operazione assi discutibile e precaria (anche se è inevitabile ricorrervi9 nel caso di Heine poi - per gli aspetti contrastanti della sua personalità umana e della sua produzione - detta operazione è quasi impossibile o comunque molto più arbitraria che in tanti altri casi

vita

nato da una famiglia ebrea nel 1797 Heinrich Heine studiò diritto e si laureò  ma sin da giovane coltivò interessi letterari
Raccolse le sue liriche nel Libro  dei canti (1827) Per i suoi atteggiamenti  critici verso la società tedesca e per il desiderio di libertà si trasferì e visse dal 1830 a Parigi, dove frequentò i salotto della principessa Belgioioso - esule come lui dall'Italia per ragioni politiche - e vi conobbe Rossini  Chopin  De Musset ; fu anche in contatto con  i saint-simonisti  e con Masx
Alla produzione lirica  (Romanzero 1851 oltre il già citato   libro dei Canti ) alternò saggi letterari (La scuola romantica  1833-36)  e politico-sociali  (Scritti cari 1854) drammi poemi satirici  come Atta Troll (1841)  e Germania, una fiaba d'inverno  (1844)
Si spense rattristato negli ultimi anni da infermità e crisi nel 1856

Tra sogno e ironia

Nella produzione di Heine la poesia ha una parte predominante
Si tratta di poesia  lirica nella quale affetti e memorie amori e illusioni contrasti fra sogni e realtà sono secondo  il gusto e gli orientamenti  romantici i motivi ricorrenti
Ma la novità lo specifico  di Heine che impedisce di definirlo sic et simpliciter  un romantico, consiste nell'atteggiamento di difesa  nella distanza che egli prende  da questa tematica : nello stesso momento in cui si abbandona al vagheggiamento e al sogno, Heine ha lucida coscienza di questo suo atteggiamento  e quindi  non è sufficientemente  romantico per un'adesione incondizionata  né dall'altra parte sufficientemente saggio, prosaico, realista  (si dica come si vuole) per farne a meno
Ne deriva un particolare impasto  di sentimento  e di ironia il balenare di un sorriso ora rassegnatamente indulgente ora amaro  fra le lacrime, un'operazione che svuota dal di dentro gli atteggiamenti  e i temi tipici del romanticismo pur lasciandone apparentemente intatto l'involucro esterno
Sono suppergiù queste le caratteristiche del Libro dei canti  (una sorta di diario poetico nel quale l'autore  trascrive nella forma del Lieder o della romanza - generi poetici che proprio il romanticismo  aveva valorizzato - impressioni malinconie e sogni)  e del Romanzero
L'ironia  in entrambe le raccolte è sempre una componente fondamentale; ma nella prima serve da antidoto all'abbandono sentimentale e ad essa Heine ricorre quasi per guarire  volontaristicamente della sua malattia romantica; nel Romanzero serve a dissolvere o comunque a sfumare  quel progressivo incupimento pessimistico  di cui questa raccolta è testimonianza che caratterizzò  gli ultimi anni del poeta

La polemica politica

Va precisato però che l'importanza e il ruolo di Heine non si esauriscono nella sua produzione lirica  ( e ridurlo solo a questa dimensione è stato da parte della cultura ufficiale tedesca, operazione sottintesa  da ben precise motivazioni politiche). Heine fu anche nel suo periodo parigino (non si  dimentichino  i suoi contatti con Marz) un robusto e a volte feroce polemista politico contro l'ingiustizia sociale  contro ogni conformismo  reazionario  contro la società tedesca del suo tempo  audacemente satireggiata nei versi di Germania una fiaba d'inverno (1844) Ha scritto  L. Mittner : " La Zerrissenheit (dissidio interno)  di Heine deriva da un solo tragico paradosso : mentre egli in Germania e poi in Francia combatteva per la libertà di tutti gli oppressi  e anzitutto per la libertà dei tedeschi vittime della Santa Alleanza, non riusciva ad amare i tedeschi, poichè in complesso non sentivano quel bisogno di libertà che  fremeva nella sua anima " Proprio per questa componente fondamentale  della sua produzione, mentre l'estimazione europea andava da Baudelaire a Nietzsche  da Carducci a Leopardi  la cultura ufficiale tedesca ha preferito  nell'ottocento  ridurre Heine a semplice lirico  durante il nazismo metterlo al bando (ma Mann e Brecht lo ammiravano ) oggi ignorarlo

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