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martedì 7 giugno 2016

Ernst Th. A. Hoffmann

Ernst Th. A. Hoffmann

Romantico  e moderno

Ernst Th Hoffmann  - che ebbe una vita (1776-1822) agitata e irrequieta e fu, oltre che scrittore, musicista - è una delle figure  basilari  del secondo  romanticismo tedesco : la sua opera è profondamente permeata di alcuni motivi fondamentali  del romanticismo ma nel contempo  di questo movimento egli è forse l'autore più moderno  quello cioè che ha trasmesso  al futuro temi e soluzioni narrative che avrebbero  avuto larga eco (sino al surrealismo)
Caratteristica fondamentale della produzione  di Hoffmann è l'accentuazione della componente  visionario-fantasitica che può approdare  agli esiti più disperati  : o al compiacimento del terrore e del torbido  (certe macabre e mortuarie de Gli elisir del divaolo) o ad un abbandono ai sogni più sfumati  e leggiadri  : si pensi solo per pare un esempio alla Pentola d'oro) Tutto possibilie - e naturale- nella pagina di Hoffmann : il rovesciamento  delle leggi naturali la violazione e la liberazione delle varie circostanze sono da Hoffmann  diligentemente  inventariati )  e che, inserita nel in questo contesto trascolora però in un realismo sui generis che riconduce tutto all'io  e risolve la realtà nell'arbitrio immaginativo-fantastico  individuale

Due linee di sviluppo

Da questo punto di vista in Hoffmann sono già evidenti due linee di sviluppo che per una sorta di logica interna sarebbero derivate dalle premesse romantiche
1)  da un lato l'assoluta libertà fantastica caduta ormai ogni remora si sarebbe spinta sino ai grovigli dell'inconscio ( si pensi al surrealismo)  e non sarebbe indietreggiata nemmeno di fronte al gratuito  o alla mistificazione
2) dall'altro  l'io non avrebbe retto  al compito di creatore  della realtà che gli era stato assegnato  : da ciò la disperazione esistenziale
Ha scritto  splendidamente a questo proposito  Claudio Magris  "Nell'età romantica trionfava la filosofia idealistica con la su orgogliosa  affermazione dell'io individuale quale unica realtà assoluta
Anche Hoffmann fu profondamente turbato da queste dottrine e soprattutto quelle di Fichte  che egli conobbe e assorbì con animo da artista poco incline alla logica filosofica e tutto smarrita sensibilità
Fichte tendeva a risolvere tutta la realtà  nell'attività del soggetto individuale nel rapporto tra l'io e il non io  in questi principi che  comunque li si giudichi avevano un carattere eminentemente costruttivo e una grande sostanza  morale Hoffmann vide invece la distruzione di ogni oggettività e dell'unità stessa della persona : le cose non avevano  una loro sostanza  ma erano solo fantasmi creati dalla fantasia irreali ed evanescenti  arabeschi ; la personalità  stessa si spezzava in due proiettando  continuamente dinanzi a sé  la propria immagine 
Su questa strada Hoffmann con la  descrizione di incubi con la creazione delle situazioni  derivanti dal sosia cioè dallo sdoppiamento  presagisce  il rovescio negativo cui sarebbe giunto più tardi  l'idealismo, la disperazione  esistenziale che sarebbe sorta sulle rovine di quell'ottimismo, il nichilismo  - cioè la negazione di ogni realtà e di ogni valore - che serpeggiava come un male nascente e nascosto nel romanticismo
In tal senso Hoffmann è stato precorritore della crisi e dell'angoscia dell'uomo  moderno per ironia della sorte e toccato ad un narratore così sanguigno e ricco di umori sdi sentire il ghiaccio perso del vuoto la vertigine dell'abisso e del  nulla