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venerdì 10 giugno 2016

John Keats

John Keats

Vita

Anche  John Keats, come gli altri poeti del secondo Romanticismo  inglese ebbe una vita tragicamente breve e intensa, anzi ancora più tragica e strozzata : non conobbe la varietà di esperienze e la fama che pur toccarono a Byron e, in misura minore a Shelley
Nato nel 1795 a Londra da umile famiglia e indirizzatosi alla medicina, l'abbandonò per la poesia : la morte del fratello da lui amorosamente assistito, un'angosciosa esperienza amorosa  e una malattia incurabile contrassegnarono la sua vita
Si spense a 26 anni  nel 1821 a Toma dove era venuto, sperando in un miglioramento della sua salute
Keats esordì nel 1817 con una raccolta di poesie  che fu accolta duramente della critica, e dopo, con un ambizioso poema di ispirazione mitologica  Endimione
Ma in poco meno di due anni (1818-20) raggiunse una straordinaria maturità  e realizzò quelli che, in assoluto, nell'area inglese, sono gli esiti più alti della lirica romantica : Iperione e le Odi  : A usignolo, A urna greca, Alla malinconia, All'Autunno

La classicità

Ciò che distingue la poesia di Keats nel contesto della lirica romantica inglese è la predilezione evidente sin dagli esordi per il mondo classico (soprattutto greco) spiegabile con motivazioni sia culturali (gli orientamenti neoclassici collegate alla già illustrata linea Goethe) che  pratiche (l'entusiastico interesse che avevano suscitato le sculture del Partenone che Lord Elgin aveva venduto al governo inglese ed erano state collocate al British Museum  proprio nel 1816) Inoltre orientandosi  verso il lontano mondo classico  Keats non faceva altro che  dare una particolare direzione  a quell'esotismo - che nella  produzione romantica  si è già chiaramente manifestato : da Chateaubriand a Byron - nel quale convergevano desiderio di evasione dalla realtà, vagheggiamenti  del passato (un certo Medioevo di maniera), suggestioni  di colore orientale (le novelle in versi di Byron)
Ma in tutto questo - che finora non è altro che l'aspetto esterno, il tributo  che il poeta paga al gusto del suo tempo - va inserita la specifica novità di Keats
E cioè il mondo classico nella sua fantasia si configura come momento ottimale della realizzazione della Bellezza (con la maiuscola)  attraverso l'arte
Questa contemplazione e questo  struggente vagheggiamento  dell'arte classica non restano chiusi entro i confini di un compiacimento estetizzante, fine a ses tesso, ma si sviluppano  in una posizione etica : è attraverso quella cotemplazione  che si può superare  l'angoscia della condizione dell'uomo  la precarietà della sua esistenza che trascorre tutta sotto i segno dell'effimero
L'arte eternatrice della bellezza è la vittoria su tutto  questo : dimensione estetica e dimensione morale coincidono
E' la foscoliana  conquista dell' aurea beltade ond'ebbero  / ristoro unico ai mali / nate a vaneggiar menti mortali

... la natura

L'altro polo di attrazione oltre la classicità  è per Keats come per gli altri romantici  inglesi, la natura
Alla quale egli si accosta  quasi con un culto della sensazione  con una disposizione di struggente tenerezza quasi femminea
per ricavarne immagini di bellezza per rifare cioè nell'hic et nunc  quell'operazione  che era stata realizzata dai tanti ammirati artisti della grecità  : tradurre la contingenza delle stagioni  e delle ore in una dimensione di assoluto e di eterno