google.com, pub-5905054566263355, DIRECT, f08c47fec0942fa0 lingue e letterature straniere: Eugenio Oneghin di Puskin

lunedì 6 giugno 2016

Eugenio Oneghin di Puskin

Mentre Adolfo di Constant è una lucida  e severa analisi dell'eroe romantico  Eugenio Oneghin (1833) di Puskin ne è una rappresentazione anch'essa in chiave critica, ma nella quale confluiscono varie componenti che qui si possono solo accennare
iniziato nel 1823 e diffuso via via nei suoi vari capitoli fino alla pubblicazione  integrale del 1833, questo romanzo  in versi rappresenta quasi un paradigma della evoluzione ideologica e poetica di Puskin  della sua progressiva liberazione dalle suggestioni  byroniane  della conquista di moduli espressivi di classica incisività della vocazione  realistica
L'ironia - o meglio : la sapiente personalissima fusione di abbandoni  di toni lirici e di ironia - con la quale è rappresentata la vicenda  è tutto sommato un auto-ironia - Puskin rappresenta, prendendo un po' le distanze, una fase  del suo processo interiore, ma con  la consapevolezza che ben si allea all'affettuoso sorriso  di chi sa di averla ormai superata
Ne deriva così un atteggiamento  che è di distacco  e di complicità rispetto ai miti romantici in generale  e al suo personale momento romantico 
Si aggiungano a tutto questo  : l'attenzione  con la quale Puskin definisce sociologicamente il protagonista  (un pariniano  giovin signore  - e Puskin conosceva il modello italiano che aveva orecchiato Byron)  il rilievo - e siamo già in una dimensione realistica - dato a specifici aspetti della società russa ; l'eco e le derivazioni che questo personaggio avrà nella letteratura russa
Si intuirà  così perchè  quest'opera sia ritenuta per giudizio ormai acquisito il capolavoro basilare della letteratura russa

Eugenio Oneghin di Puskin

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