Il romanticismo - dal passato al presente
Il Settecento ha creato lo stile roccocò lo stile neoclassico e lo stile impero. Quando si passa all'Ottocento non si parla più di stili ogni artista elabora in proprio la sua poetica e la sua tecnica in rapporto alla sua partecipazione al tempo presente. L'idea di stile implica sempre qualcosa di statico che può dar luogo anche a una moda a un manierismo ripetitivo: con la caduta dei modelli antichi con il prevalere del "sentire" romantico sorgono però le ansie e le contraddizioni le paure e gli errori.
Credere per esempio nella classicità significa comporre sentimento e ragione ricavarne una consolazione ottimistica; se la realtà al contrario è intesa come un processo che anziché comporsi cambia continuamente ecco che l'artista viene a trovarsi nella necessità di viverla non di meditarla.
Ingres e Delacroix
Il lungo contrasto ad esempio tra Ingres e Delacroix verte appunto su tale problema che risale addirittura al Seicento (disputa tra " poussinistes " e "rubenistes") Jean Auguste Ingres (1780- 1867) tenta l''impresa di un accordo tra Illuminismo e Romanticismo tra il disegno sapientissimo che dà ordine e misura alla forma e il colore altrettanto limpido che lascia trasparire le pulsazioni segrete della vita : non per niente ha trascorso circa venti anni in Italia studiando gli antichi e Raffaello. Nei suoi ritratti emerge soprattutto la dignità e la fierezza di una classe che crede ancora nella ragione e si presenta come modello di virtù e coscienza civile. Nella sua opera (che richiama tanto Poussin quando David) si assiste a una lotta corpo a corpo tra intelligenza ed emozione" che continuerà a sostenere con coraggio fino alla fine, superando la ventata di realismo e non lasciandosi lusingare dalle novità di Manet e degli impressionisti. Una vita esemplare all'insegna del passato messo a dura prova negli scontri continui con le novità del presente.
Classicità e Medioevo
Il passato per l'Ottocento non ha come interprete soltanto Ingres. Ci sono gli inglesi e i tedeschi : solo che per questi il passato non è più la classicità ma il Medioevo il gotico. E' questa l'altra fascia del Romanticismo l'universalismo classicista viene superato in nome dell'individualismo di un'epoca che gli illuministi si erano sforzati ad indicare come oscurantista. Un ritorno al Medioevo implica motivazioni di carattere religioso : è significativo che ciò si sia verificato proprio nell'area germanica che aveva dato sì con Winckelmann il teologo dell'antichità ma che ora non rinuncia a un'autonomia spirituale richiamandosi ai temi della propria tradizione nazionale. La Francia di Cartesio e dell'Illuminismo si trova di fronte alla Germania delle saghe popolari di Herder e di Holderlin che rivaluta le radici espressioniste che celebra Durer con le manifestazioni del 1840 che completa e rifà il gotico Duomo di Colonia come baluardo contro la cultura francese. Lo stesso Goethe (nelle due parti del Faust ) rileva questa caratteristica ambivalenza tra l'anelito all'equilibrio classico e l'ansia del mistero delle zone inesplorate e di respiro cosmico dell'essere.
I nazareni
E' in Germania che prende vita il movimento dei Nazareni sotto la guida di Overbeck e Pforr : trasferitisi a Roma nel 1809 si organizzarono nella confraternita religiosa di s. Luca negli ambienti del convento di S. Isidoro sul Pincio. Rifanno cioè lo stesso percorso di Winckelmann non per recuperare le antichità classiche bensì il repertorio del '400 italiano da collegare alla tradizione tedesce e a Durer ma con risultati artistici mediocri anche se storicamente interessanti. Una bella espressione di Schiller definisce i romantici esuli che anelano alla patria e proprio in questa appassionata ricerca di un passato da trasporre al presente e da vedere la caratteristica più autentica di un movimento come quello dei Nazareni.
Rivoluzione industriale e Preraffaelliti
L'Inghilterra è l'altro polo di maggior spicco del momento romantico. la rivoluzione industriale aveva già provocato nel Settecento il gusto del giardino all'inglese come antidoto polemico ai molti problemi sollevati dal mito del progresso tecnico . Si pensava di creare una natura che non apparisse opera d'arte ma che provocasse una suggestione romantica con le ondulazioni del terreno i laghetti e i ruscelli con le finte rovine con le macchie irregolari della vegetazione. Già A. Conzens aveva addirittura teorizzato la nuova pittura di paesaggio eseguita ad acquarello con macchie buttate giù sveltamente senza preoccuparsi di dare struttura armonica alla veduta : su questa strada si metteranno i paesaggisti inglesi dell'Ottocento.
Il ritorno al gotico assume in Inghilterra il carattere di una rivendicazione nazionalistica conseguente al successo di Napoleone e quindi uno stile neoclassico e Impero : un teorico come J:Tuskin e un architetto come W:Pugin si collegano al francese Viollet le Duc e allo stesso Goethe che nel 1772 aveva scritto il saggio sul Duomo di Strasburgo. Questo ritorno dell'Europa al gotico non esclude simpatie anche di carattere tecnico: Si ammira l'ardimento della struttura la scienza nell'equilibrare spinte e contro spinte il gusto decorativo e si prende coscienza che l'apporto dei nuovi materiali creati dall'industria potrà essere validamente sfruttato per rivaleggiare con l'incredibile audacia tecnica dei costruttori medioevali.
Per restare all'Inghilterra non può essere dimenticato il movimento parallelo sebbene più tardo di qualche decennio a quello tedesco dei Nazareni: nel 1848 si costituisce al Londra la scuola dei Preraffaelliti. Rispetto ai Nazareni tedeschi hanno accentuato in contrasto con i costumi dell'età vittoriana gli aspetti e i temi di carattere naturalistico qualche volta anche populista volutamente dimessi e quotidiani elaborati con tecnica artigianale tanto da influenzare i movimenti art nouveau della fine del secolo
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