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venerdì 1 luglio 2016

Victor Hugo

Victor Hugo

Con Victor Hugo  ci troviamo di fronte a un'incarnazione di poeta romantico profondamente diverso da quello che fino ad ora abbiamo illustrato  non più il poeta  ribelle che della propria solitudine ed eccezionalità  si fa un blasone  ma il campione di una battaglia artistica e civile ne contempo l'artista che nella sua opera intende rispecchiare sia nella dimensione  intimistico-esistenziale si a in quella politico sociale  i problemi  dei suoi  contemporanei e presentarsi così come profeta  e guida come voce di saggezza  o di battaglia sia di fronte cioè al poeta vate.

Victor Hugo vita

Della sua intensa vita ricordiamo  solo alcuni fatti salienti  la pubblicazione di Cromwell (1827) con  la cui prefazione egli si pone ancora venticinquenne (era nato nel 1802) come caposcuola del Romanticismo francese; la morte della figlia Leopoldine annegata durante una gita nella Senna  ne 1843; vicenda  che lascerà larga eco nell'opera del poeta; l'esperienza  politica.
In questo  campo specifico : nominato  pari di Francia nel 1845 si distingue per le sue coraggiose battaglie in sede parlamentare contro la pena di morte per il miglioramento delle condizioni del popolo; di fronte alla rivoluzione  del 1848  dopo qualche iniziale cedimento  per la restaurazione dell'ordine  borghese successivamente si oppone  e cerca invano di organizzare la resistenza a Napoleone III. Dopo  il riuscito  colpo di stato di questi non gli resta che  un ventennale esilio (1851-70) durante il quale - specie con gli aspri componimenti de I castighi  (1853<) egli  diventa la voce della Francia  democratica e repubblicana contro l'usurpatore. Ritornato a Parigi - un trionfo - dopo la caduta di Napoleone III, non partecipa  attivamente agli avvenimenti  politici ma dell'esperienza della Comune sente e canta (L'anno terribile 1872 la grandiosità con accenni commossi  e in senato si batte per l'amnistia ai comunardi. Venerato come un maestro  e una gloria nazionale si spegne nel 1885.

Temi  o opere

Le opere di Victor Hugo  sono di straordinaria vastità e varietà : liriche, romanzi, drammi, testi di polemica  letteraria e politica; in questa sede  possiamo limitarci solo a sommarie indicazioni.
  1. A parte le prime esercitazioni giovanili  Hugo si qualifica come teorico  e poeta romantico negli anni 1821 .31 con la prefazione al Cromwell e con le raccolte  liriche  Le Orientali e Foglie d'autunno  (1831). Nella prima di queste raccolte Hugo riprendeva il gusto esotico che iniziato  da Chateaubriand passava come si è visto per Byron e Shelley nella seconda  dava largo spazio ai toni intimistici  agli affetti familiari alle malinconie e alle  tenerezze che già Lamartine aveva introdotto nella tematica della poesia francese. Ma il romanticismo di Hugo  - e la prefazione al Cromwell lo faceva già prevedere - non può  esaurirsi  nella dimensione lirica. Ed ecco  le sue prove nel teatro e nel romanzo : nelle  quali trovano  espressione componenti umane e intellettuali  della sua personalità : il gusto  per i conflitti e scontri  tra grandi personaggio, magari spinto a livelli enfatici  e melodrammatici  il fascino (tipico della cultura romantica) del passato, rievocato più con  indulgenza al pittoresco che con profondità il compiacimento per la trama a forti tinte (il romanzo Nostra Signora di Parigi nel quale la gitana  Esmeralda  è amata da un perfido  prete e da un nano deforme ma la cattedrale vera protagonista del romanzo  è  sentita come accumulo di storia come suggestiva presenza di un passato).
  2. L'esperienza politica l'acquisizione di idealità  democratico- liberali  l'esilio  arricchiscono  la tematica preesistente : come nei Castighi  (1853 ) Hugo  realizza moduli poetici eloquenti  e caustici  diventa poeta di risentito  impegno civile ; nelle  Contemplazioni (1856) la ripresa di temi personali e intimi - il passato il ricordo della figlia morta - è fatta con toni di alta meditazione e la sua voce si fa più umana i suoi interessi  sono più vasti, la sua comprensione si allarga a tutti gli esseri anche agli animali, anche agli elementi che sembrano parlare alla sua anima protesa ad ascoltarne la voce ; nella Leggenda dei secoli (1\859)  realizza una sorta di epopea  dell'umanità  una storia delle tappe  dell'incivilimento  e della progressiva  ascesa dell'uomo  cantata nei suoi momenti migliori con accenti di alta intensa commozione. Dai limitati confini delle prime raccolte (il ricalco di un esotismo alla moda nelle  Orientali o l'orticello  degli affetti familiari  nelle Foglie di autunno) Hugo era approdato alle responsabilità del poeta-vate. E ne  I Miserabili (1862) accetta con coraggiosa disponibilità tutti i rischi che questo ruolo comporta : si fa predicatore umanitario difensore delle plebi oppresse  e corrotte della miseria affascinante tribuno di impegno civile.
Victor Hugo

venerdì 17 giugno 2016

Alphonse de Lamartine

Alphonse de Lamartine


Vita

Con le meditazioni poetiche nel 1820 Lamartine conquista  d'un tratto la fama e dà inizio per un ormai acquisito  riconoscimento  critico della poesia romantica francese
Aveva trant'anni (era nato ne 1790) ed era entrato nella carriera diplomatica
Nel 1830  pubblica le Armonie poetiche e religiose e si dedica alla politica Eletto deputato si fa sostenitore di posizioni liberali e filantropiche 
Nel 1848  partecipa al governo repubblicano  ma dopo il colpo di stato di Napoleone III deve affrontare l'isolamento  prima e la miseria dopo
Muore solo e da sopravvissuto sul piano artistico nel 1869

Gli orizzonti tematici

Nella vasta produzione di Lamartine non è arbitrario  rinvenire una linea uno sviluppo che potremmo  definire di progressivo ampliamento di orizzonti poetici  in una direzione  che dall'iniziale soggettivismo  si allarga via via sino a comprendere una tematica largamente religiosa e meditativa
Le Meditazioni, incentrate in gran parte su una dolorosa esperienza sentimentale dell'autore, rappresentano la realizzazione poetica  di quegli orientamenti romantici  più specificamente volti alla scoperta e all'enfatizzazione dell'io . "Le Meditazioni giunsero al momento  opportuno. La generazione del 1820 stanca o priva di slanci  eroici, dedita alle reveries, aspettava il poeta di genio che avrebbe saputo esprimere le sue tendenze profonde : le Meditazione colmarono quell'attesa. In queste  elegie melodiose e pure, innumerevoli lettori ritrovarono i loro stati d'animo : vaga malinconia , disincanto; ma  nel contempo esaltazione e aspirazioni mistiche. Uno spirito nuovo animava  la poesia. Quarantacinque anni  dopo Sainte Beuve  doveva celebrare la pubblicazione come una delle più grnadi  date della letteratura: era una rivelazione" (Castez Surer)
Nelle armonie poetiche e religiose  del 1830 l'orizzonte, la disposizione  lirico- sentimentale  si amplia ed accoglie una (sia pur vaga) dimensione  religiosa, l'ansia di un inserimento di una propria vicenda  in una prospettiva più generale.
Con l'esperienza  della militanza politica dopo il 1830 Lamartine si assume quasi un ruolo  die poetico cantore del destino dell'uomo  prima con una accentuazione religiosa, (e il caso del poema Jocelyn del 1836 nel qual la vicenda dell'omonimo protagonista, sacerdote ai tempi della Rivoluzione, simboleggia  il cammino  dell'anima  verso Dio  attraverso la rinuncia e la sofferenza); dopo, con una  più evidente  ispirazione sociale  o comunque umanitaria  è il caso dei Raccoglimenti del 1839  in un cui lirica Utopia , che ebbe  larga eco  il peta proclama la sua fede  nel genio umano celebra i tempi nuovi nei quali  regnerà la fede evangelica insistendo però sulla necessità di non aspirare con troppa impazienza a un avvenire verso il quale si deve marciare con calma e fiduciosa decisione" (P. G. Castex-P. Surer)

Ambivalenza dei moduli poetici

Nella prefazione alle Meditazioni, Lamartine si vantava di "aver fatto scendere, per primo, la poesia  dal Parnaso  e di aver dato alla cosiddetta musa, al posto di una convenzionale lira a sette corde, le intime fibre del cuore dell'uomo, toccate e mosse dagli innumerevoli fremiti dell'anima e della natura". Ci sono, in questa dichiarazione, un'enunciazione di poetica e un lucido giudizio che vale anche per la produzione successiva alle Meditazioni. Lamartine  ha effettivamente liberato la poesia dagli orpelli  classicistici e dalle strettoie formali; è poeta sincero e generoso ma queste caratteristiche applicate alla poesia sono ambivalenti  e pericolose : il loro  approdo all'eloquenza, la fluidità della sua religiosità o delle sue istanze sociali espresse nella citata Utopia).
Certo Lamartine , negli anni venti e trenta (non oltre) dell'ottocento  fu poeta di larghissimo successo, ma con un sospetto  di gradevolezza mondana, cui non era estranea la sua capacità di sfumare i contorni e conciliare gli opposti.
Che la generazione romantica degli anni venti si sia riconosciuta in Lamartine è vero; ma è altrettanto vero che  tutta la grande poesia posteriore francese è nata dalla reazione antilamartiniana  e prprio a una componente di fondo della sua poetica - l'eloquenza - un nume  tutelare della poesia moderna Paul Verlaine raccomanderà di torcere il collo.

mercoledì 15 giugno 2016

il Romanticismo - motivi e linee dell'area francese

il Romanticismo motivi e linee dell'area francese

Dati specifici e linee di un panorama

Si potrebbe sostenere che nell'ambito della letteratura francese l'esperienza romantica si presenta come una notevole opposizione al passato  come la testimonianza di una crisi storica e di un disagio  esistenziale che più acutamente si avvertivano là dove più baldanzose erano state le speranze, come  la ricerca di forme espressive  nuove e più consone ad una sensibilità
E certo se si paragonano le pagine di Voltaire animate da fiducie razionalistiche e da lucidita' ezpositiva con quelle di Renato  o di Obermann sfiduciate e liricamente compiaciute o un componimento di classico rigore ed asciugatezza di Andrea Chenier con uno colmo di lirici abbandoni di Lamartine la tesi vacilla parecchio
La verita' e' che opposizione e continuita' vecchio o nuovo in questi (come in tanti altri)  casi non sono schematicamente separabili ( e nelle  pagine seguenti lo vedremo)

Madame de stael

Soffermiamoci ora  su alcuni protagonisti e tappe del dibattito romantico francese
Fondamentale fu un ruolo svolto da m.me de Stael (1766-1817) che figlia di un banchiere ginevrino nacque e visse fra un viaggio e l'altro a Parigi fino a quando Napoleone non la esilio' per le sue tendenze cosmopolite e liberali 
Con lasua opera Della letteratura considerata nei suoi rapporti con le istituzioni sociali (1800) m.me de Stael da' inizio si puo'dire, alla sociologia della letteratura con Germania (1813) fa conoscere l'opera di Lessing, Goethe, Schiller,  Novalis e la filosofia tedesca contdmporanea e teorizza i canoni per una nuova arte 
L'eco e l'influenza di quest'opera che e' da considerare il primo manifesto romantico francese furono enormi facilitate anche dalle qualita' di operatore culturale che la de stael aveva dalla fittissima trama di contatti e incontri che riusciva a tessere e dal fascino che le derivava dal suo ruolo di opposizione al cesarismo napoleonico di punto di riferimento per le tendenze liberali e democratiche della cultura della restaurazione

Racine e shakespear di Stendal

Un altro manifesto romantico francese e' il saggio Racine e shakespeare (1823-25)di Stendal nel quale l'autore riprendendo  una tesi che era gia' stata Lessing, opponea una poesia costruita secondo una rigida precettistica (Racine) una poesia che invecd liberamente accolga la ribollente varieta' delle passioni umane 
Siamo di fronte a un'ulteriore manifestazione della valorizzazione di Shakespeare che e' un atteggiamento ricorrente ndl dibattimento romantico
E' interessante ricordare di questo saggio la tesi che i grandi autori di ogni tempo ( quelli diventati classici) sono sempre stati gli innovatori del loro tempo, sono stati cioe' romantici : Stendal  divulgava cosi' in Francia un' impostazione critica che era stata del Berchet e degli ambienti romantici italiani che  egli aveva frequentato

Prefazione al Cromwell di Hugo


Con la prefazione al Cromwell (1827) di Victor Hugo ci troviamo di fronte alla sintesi piu nota e piu fortunata della poetica romantica : il ripudio di ogni regola accademica, la dilatazione dei confini del poetabile e quindi la mescolanza degli stili, l'affermazione delle situazione drammatica come tipica situazione moderna, l'analisi del rapporto tra verità storica e verità artistica  ne erano alcuni temi fondamentali
Hugo  appena venticinquenne si poneva coì come il più rappresentativo teorico del movimento  e il suo cenacolo diventava assieme al salotto di Charles Nodier bibliotecario dell'Arsenal un crogiolo  di incontri e si affiancava all'opera che per la divulgazione dei nuovi canoni artistici svolgevano giornali come la Muse francaise fondato nel 1823 e soprattutto le Globe fondato l'anno dopo

Altre indicazioni

Lamartine Hugo e De Vigny sono i più rappresentativi ma non i soli poeti del Romanticismo francese  Notevole attenzione meriterebbero anche Alfred De MUsset (1810-57) che nelle sue liriche (famose le notti )  e nelle sue opere teatrali (Lorenzaccio, Cobn l'amore non si scherza) dispiega una varietà di atteggiamenti ed alterna in relazione alle sue esperienze di vita, ora l'esaltazione  della passione ora una fantasiosa e quasi mondana leggerezza ora un doloroso  disincanto
Gerard de Nerval (1808-55) che si distingue per una vocazione visionaria  per un impegno di dar forma alle allucinazioni  e all'inconscio  (il racconto Sylvia i sonetti de Le Chimere) la sua opera  trascrizione della sua agitata vita (che dopo le crisi di follia  degli ultimi anni  si concluse con il suicidio per impiccagione in una strada di Parigi) è risultata particolarmente congegnale ai poeti maledetti e ai surrealisti
Va ricordato che nel romanticismo francese parallelamente alla produzione poetica si sviluppa  una vasta produzione narrativa che partendo  da certi canoni della poetica romantica  approda come vedremo al realismo

venerdì 10 giugno 2016

Percy bysshe Shelley

Percy Bysshe Shelley

Il caso di Percy Bysshe Shelley (1792-1822) per quanto riguarda la suggestione esercitata ( e non solo sui contemporanei) non è diverso  da quello di Byron la brevità e l'eccezionalità della sua esistenza (il suicidio della prima  moglie,  i viaggi in Italia, la sua morte per naufragio  nel golfo di La Spezia)  il suo eccentrico individualismo  i suoi atteggiamenti  languidi  ed estatici  la sua alata  fantasia  mitica il suo idealismo  visionario, tutto contribuì  a fare della sua l'immagine del poeta romantico

Ideologia  e ....

Nell'ideologia de Shelley  confluiscono con contraddizioni  e approssimazioni  vari e contrastanti  apporti  l'influenza del filosofo  settecentesco  (materialista e razionalista)  Godwin : le suggestioni derivate da  un certo idealismo  neoplatonico  serpeggiante  nella cultura  romantica  inglese e rafforzate nel caso specifico della meditazione sui grandi autori  greci ; il vagheggiamento  utopico di una palingesi  dell'uomo  e della società ( che lo fecero  considerare da Marx un precursore del socialismo) e della definitiva  vittoria dell'amore sulla malvagità e sulla ferinità un'aspirazione (che si colora in una sorta di misticismo  laico)  a superare il limiti dell'io  che si traduce in un'intensità di comunione con la natura nel privilegiare la sensazione e l'impressione nel dilatare - eleggendolo  a unica realtà e unico metro di valori - l'io

...poesia

Ma trattandosi di un poeta, il problema  è di cercare di definire come tutto questo groviglio  diventi poesia  Lo diventa con una disposizione e con atteggiamenti che qualcuno ha definito "adolescenziali"; cioè  con un ardore di slanci con una trepidazione emotiva, con languori  e aneliti generalmente  estranei a sentire "adulto"  con un'intensità  di entusiasmi che sono nel contempo il pregio ed il limite della sua poesia
Derivano da ciò quella suggestiva  spirale di immagini accumulantisi le une sulle altre ma anche quella carenza di limae labor, quell'assenza di solidità, di precisione di linee che tante critica denunzia nella poesia di Shelley; la varietà del uso atteggiamento  di fronte alla natura che a volte concretizza in atteggiamento etico, nella scoperta  di una lezione morale, a volte dà luogo a una capacità  di fusione a una disponibilità alla consonanza col tutto a un brivido sacro dinanzi a una presenza invisibile, a una vibrazione incandescente che sfoca i contorni delle cose e ha fatto pensare alcuni ad affinità alla pittura di Turner