Con Victor Hugo ci troviamo di fronte a un'incarnazione di poeta romantico profondamente diverso da quello che fino ad ora abbiamo illustrato non più il poeta ribelle che della propria solitudine ed eccezionalità si fa un blasone ma il campione di una battaglia artistica e civile ne contempo l'artista che nella sua opera intende rispecchiare sia nella dimensione intimistico-esistenziale si a in quella politico sociale i problemi dei suoi contemporanei e presentarsi così come profeta e guida come voce di saggezza o di battaglia sia di fronte cioè al poeta vate.
Victor Hugo vita
Della sua intensa vita ricordiamo solo alcuni fatti salienti la pubblicazione di Cromwell (1827) con la cui prefazione egli si pone ancora venticinquenne (era nato nel 1802) come caposcuola del Romanticismo francese; la morte della figlia Leopoldine annegata durante una gita nella Senna ne 1843; vicenda che lascerà larga eco nell'opera del poeta; l'esperienza politica.In questo campo specifico : nominato pari di Francia nel 1845 si distingue per le sue coraggiose battaglie in sede parlamentare contro la pena di morte per il miglioramento delle condizioni del popolo; di fronte alla rivoluzione del 1848 dopo qualche iniziale cedimento per la restaurazione dell'ordine borghese successivamente si oppone e cerca invano di organizzare la resistenza a Napoleone III. Dopo il riuscito colpo di stato di questi non gli resta che un ventennale esilio (1851-70) durante il quale - specie con gli aspri componimenti de I castighi (1853<) egli diventa la voce della Francia democratica e repubblicana contro l'usurpatore. Ritornato a Parigi - un trionfo - dopo la caduta di Napoleone III, non partecipa attivamente agli avvenimenti politici ma dell'esperienza della Comune sente e canta (L'anno terribile 1872 la grandiosità con accenni commossi e in senato si batte per l'amnistia ai comunardi. Venerato come un maestro e una gloria nazionale si spegne nel 1885.
Temi o opere
Le opere di Victor Hugo sono di straordinaria vastità e varietà : liriche, romanzi, drammi, testi di polemica letteraria e politica; in questa sede possiamo limitarci solo a sommarie indicazioni.- A parte le prime esercitazioni giovanili Hugo si qualifica come teorico e poeta romantico negli anni 1821 .31 con la prefazione al Cromwell e con le raccolte liriche Le Orientali e Foglie d'autunno (1831). Nella prima di queste raccolte Hugo riprendeva il gusto esotico che iniziato da Chateaubriand passava come si è visto per Byron e Shelley nella seconda dava largo spazio ai toni intimistici agli affetti familiari alle malinconie e alle tenerezze che già Lamartine aveva introdotto nella tematica della poesia francese. Ma il romanticismo di Hugo - e la prefazione al Cromwell lo faceva già prevedere - non può esaurirsi nella dimensione lirica. Ed ecco le sue prove nel teatro e nel romanzo : nelle quali trovano espressione componenti umane e intellettuali della sua personalità : il gusto per i conflitti e scontri tra grandi personaggio, magari spinto a livelli enfatici e melodrammatici il fascino (tipico della cultura romantica) del passato, rievocato più con indulgenza al pittoresco che con profondità il compiacimento per la trama a forti tinte (il romanzo Nostra Signora di Parigi nel quale la gitana Esmeralda è amata da un perfido prete e da un nano deforme ma la cattedrale vera protagonista del romanzo è sentita come accumulo di storia come suggestiva presenza di un passato).
- L'esperienza politica l'acquisizione di idealità democratico- liberali l'esilio arricchiscono la tematica preesistente : come nei Castighi (1853 ) Hugo realizza moduli poetici eloquenti e caustici diventa poeta di risentito impegno civile ; nelle Contemplazioni (1856) la ripresa di temi personali e intimi - il passato il ricordo della figlia morta - è fatta con toni di alta meditazione e la sua voce si fa più umana i suoi interessi sono più vasti, la sua comprensione si allarga a tutti gli esseri anche agli animali, anche agli elementi che sembrano parlare alla sua anima protesa ad ascoltarne la voce ; nella Leggenda dei secoli (1\859) realizza una sorta di epopea dell'umanità una storia delle tappe dell'incivilimento e della progressiva ascesa dell'uomo cantata nei suoi momenti migliori con accenti di alta intensa commozione. Dai limitati confini delle prime raccolte (il ricalco di un esotismo alla moda nelle Orientali o l'orticello degli affetti familiari nelle Foglie di autunno) Hugo era approdato alle responsabilità del poeta-vate. E ne I Miserabili (1862) accetta con coraggiosa disponibilità tutti i rischi che questo ruolo comporta : si fa predicatore umanitario difensore delle plebi oppresse e corrotte della miseria affascinante tribuno di impegno civile.
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