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venerdì 10 giugno 2016

Percy bysshe Shelley

Percy Bysshe Shelley

Il caso di Percy Bysshe Shelley (1792-1822) per quanto riguarda la suggestione esercitata ( e non solo sui contemporanei) non è diverso  da quello di Byron la brevità e l'eccezionalità della sua esistenza (il suicidio della prima  moglie,  i viaggi in Italia, la sua morte per naufragio  nel golfo di La Spezia)  il suo eccentrico individualismo  i suoi atteggiamenti  languidi  ed estatici  la sua alata  fantasia  mitica il suo idealismo  visionario, tutto contribuì  a fare della sua l'immagine del poeta romantico

Ideologia  e ....

Nell'ideologia de Shelley  confluiscono con contraddizioni  e approssimazioni  vari e contrastanti  apporti  l'influenza del filosofo  settecentesco  (materialista e razionalista)  Godwin : le suggestioni derivate da  un certo idealismo  neoplatonico  serpeggiante  nella cultura  romantica  inglese e rafforzate nel caso specifico della meditazione sui grandi autori  greci ; il vagheggiamento  utopico di una palingesi  dell'uomo  e della società ( che lo fecero  considerare da Marx un precursore del socialismo) e della definitiva  vittoria dell'amore sulla malvagità e sulla ferinità un'aspirazione (che si colora in una sorta di misticismo  laico)  a superare il limiti dell'io  che si traduce in un'intensità di comunione con la natura nel privilegiare la sensazione e l'impressione nel dilatare - eleggendolo  a unica realtà e unico metro di valori - l'io

...poesia

Ma trattandosi di un poeta, il problema  è di cercare di definire come tutto questo groviglio  diventi poesia  Lo diventa con una disposizione e con atteggiamenti che qualcuno ha definito "adolescenziali"; cioè  con un ardore di slanci con una trepidazione emotiva, con languori  e aneliti generalmente  estranei a sentire "adulto"  con un'intensità  di entusiasmi che sono nel contempo il pregio ed il limite della sua poesia
Derivano da ciò quella suggestiva  spirale di immagini accumulantisi le une sulle altre ma anche quella carenza di limae labor, quell'assenza di solidità, di precisione di linee che tante critica denunzia nella poesia di Shelley; la varietà del uso atteggiamento  di fronte alla natura che a volte concretizza in atteggiamento etico, nella scoperta  di una lezione morale, a volte dà luogo a una capacità  di fusione a una disponibilità alla consonanza col tutto a un brivido sacro dinanzi a una presenza invisibile, a una vibrazione incandescente che sfoca i contorni delle cose e ha fatto pensare alcuni ad affinità alla pittura di Turner

John Keats

John Keats

Vita

Anche  John Keats, come gli altri poeti del secondo Romanticismo  inglese ebbe una vita tragicamente breve e intensa, anzi ancora più tragica e strozzata : non conobbe la varietà di esperienze e la fama che pur toccarono a Byron e, in misura minore a Shelley
Nato nel 1795 a Londra da umile famiglia e indirizzatosi alla medicina, l'abbandonò per la poesia : la morte del fratello da lui amorosamente assistito, un'angosciosa esperienza amorosa  e una malattia incurabile contrassegnarono la sua vita
Si spense a 26 anni  nel 1821 a Toma dove era venuto, sperando in un miglioramento della sua salute
Keats esordì nel 1817 con una raccolta di poesie  che fu accolta duramente della critica, e dopo, con un ambizioso poema di ispirazione mitologica  Endimione
Ma in poco meno di due anni (1818-20) raggiunse una straordinaria maturità  e realizzò quelli che, in assoluto, nell'area inglese, sono gli esiti più alti della lirica romantica : Iperione e le Odi  : A usignolo, A urna greca, Alla malinconia, All'Autunno

La classicità

Ciò che distingue la poesia di Keats nel contesto della lirica romantica inglese è la predilezione evidente sin dagli esordi per il mondo classico (soprattutto greco) spiegabile con motivazioni sia culturali (gli orientamenti neoclassici collegate alla già illustrata linea Goethe) che  pratiche (l'entusiastico interesse che avevano suscitato le sculture del Partenone che Lord Elgin aveva venduto al governo inglese ed erano state collocate al British Museum  proprio nel 1816) Inoltre orientandosi  verso il lontano mondo classico  Keats non faceva altro che  dare una particolare direzione  a quell'esotismo - che nella  produzione romantica  si è già chiaramente manifestato : da Chateaubriand a Byron - nel quale convergevano desiderio di evasione dalla realtà, vagheggiamenti  del passato (un certo Medioevo di maniera), suggestioni  di colore orientale (le novelle in versi di Byron)
Ma in tutto questo - che finora non è altro che l'aspetto esterno, il tributo  che il poeta paga al gusto del suo tempo - va inserita la specifica novità di Keats
E cioè il mondo classico nella sua fantasia si configura come momento ottimale della realizzazione della Bellezza (con la maiuscola)  attraverso l'arte
Questa contemplazione e questo  struggente vagheggiamento  dell'arte classica non restano chiusi entro i confini di un compiacimento estetizzante, fine a ses tesso, ma si sviluppano  in una posizione etica : è attraverso quella cotemplazione  che si può superare  l'angoscia della condizione dell'uomo  la precarietà della sua esistenza che trascorre tutta sotto i segno dell'effimero
L'arte eternatrice della bellezza è la vittoria su tutto  questo : dimensione estetica e dimensione morale coincidono
E' la foscoliana  conquista dell' aurea beltade ond'ebbero  / ristoro unico ai mali / nate a vaneggiar menti mortali

... la natura

L'altro polo di attrazione oltre la classicità  è per Keats come per gli altri romantici  inglesi, la natura
Alla quale egli si accosta  quasi con un culto della sensazione  con una disposizione di struggente tenerezza quasi femminea
per ricavarne immagini di bellezza per rifare cioè nell'hic et nunc  quell'operazione  che era stata realizzata dai tanti ammirati artisti della grecità  : tradurre la contingenza delle stagioni  e delle ore in una dimensione di assoluto e di eterno

giovedì 9 giugno 2016

George Byron

George Byron

Un mito esemplare

Dei poeti della seconda generazione romantica - Byron, Shelley, Keats - Byron che ha esercitato il più largo influsso, di gran lunga superiore  agli esiti artistici da lui raggiunti  nel mito Byronche suggestionò le generazione romantiche europee ( E' il Bonaparte della poesia  disse di lui un esponente francese di quella generazione : Charles  de Renusat) ebbero funzione determinate le vicende della sua vita di ribelle di disperato solitario, di innamorato deluso  e tuttavia sempre pronto a ricominciare e a bruciarsi di patriota
E d'altra parte Byron fu, nella commistione far letteratura e vita che lo caratterizza il più europeo dei poeti inglesi  : incarnò nella concretezza di una vicenda biografica, quell'eroe romantico che non in Inghilterra ma nell'Europa continentale - attraverso i Werther i Renè e gli Obermann, gli Ortis - era stato  elaborato sul piano della creazione letteraria
E' assai significativo che persino un Goethe non sfuggì a queste suggestioni e nel Faust, nell'episodio di  Euforione , celebrò  anche il mito  Byron

Vita

Nato a Londra nel 1788 Lord George Gordon Byron esordì a 18 anni come poeta insofferente della vita aristocratica, intraprese viaggi in Spagna, in grecia e in Oriente e al ritorno nel 1812 pubblicò i primi due canti del Pellegrinaggio di Aroldo  il poema che gli avrebbe dato enorme popolarità
Abbandonato dalla moglie nel 1816 dopo appena un anno di matrimonio viaggiò in Svizzera e in Italia  : a Venezia visse un periodo di sfrenata mondanità, sulla scena di palazzo Mocenigo  dove dimorò fra servitori, cani, scimmie ed uccelli, un lupo e una volpe come un principe orientale o un raffinato decadente annoiato; a Pisa  fu in contatto con Shelley, nel 1819 ebbe una relazione con Teresa Guiccioli e tramite l'amicizia del fratello di costei  entrò nella carboneria e fornì armi e denaro per la causa dell'indi pendenza italiana
Dopo breve soggiorno a Genova nel 1823 accettò con entusiasmo  di far parte di un comitato per  l'indipendenza greca, ma l'esperienza di combattente per la libertà gli fu negata; morì di febbre appena arrivato a Missolungi  nell'aprile del 1824

Esotismo e enfatizzazione romantica

Oltre al Pellegrinaggio di Aroldo  già citato  Byron pubblicò guadagnandosi   via via fama sempre più larga novelle in versi (Il giaurro 1813; il corsaro 1814; Parisina 1816); drammi (Marino Faliero, Sardanapalo, Caino ) e poemi  tra i quali il Don Giovanni (composto negli anni 1819-1824) è il più notevole perché  è l'unica opera nella quale gli abituali toni byroniani cedono il posto a una disposizione scettica e ironica (anche auto-ironica)  a un'amara saggezza  fatta a volte di irrisione a volte di distacco
Ma a parte il Don Giovanni in un giudizio  complessivo  su una produzione  così vasta pur nella inevitabile varietà  degli esiti, due caratteristiche  di fondo vanno rilevate
1) Il gusto per l'esotismo  per soggetti e intrecci orientali e barbarici per un particolare colore col quale vengono presentati  paesaggi intrighi e violenze
Si tratta di un motivo che finora timidamente presente ( si pensi a Coleridge) prenderà via via sempre più  consistenza nelle letterature  europee (le Orientali di Victor Hugo, certi compiacimenti  dei poeti parnassiani Salambo e Erodiade  di Flaubert, le predilezioni  dei decadenti )
2)  L'accentuazione dei toni passionali, frequentemente  melodrammatici : la ribellione alla società, la tragicità  delle aggrovigliate  vicende  la fatalità della passione sono le situazioni tipiche della produzione byroniana
Ma quello che il lettore di oggi sente come mancanza di senso delle proporzioni,, come discutibile ricerca di effetto  era, per il lettore contemporaneo, un ulteriore apporto al mito Byron

Taylor Coleridge

Taylor Coleridge

molto complesse e difficili da definire la personalità e la poetica di  Samuel Taylor Coleridge ( 1771-18334) che ebbe vita estremamente agitata anche perché sin da giovano non potè  fare a meno di ricorrere all'oppio  : fatto questo che più o meno  profondamente condizionò la sua produzione  e il suo comportamento
La gamma poetica di Coleridge è assai vasta e va dai toni  meditativo-elegiaci sperimentati da gray alla dimensione  magico-simbolica di componimenti come la Ballata del vecchio marinaio (inclusa nelle Ballate liriche) o Kubla Kan  o Christabel (1816)

La dimensione magico-simbolica

Proprio  in questa seconda complessa dimensione consistono la novità di Coleridge e il suo specifico  apporto al romanticismo
A qualche critico è parso  che questi componimenti pur nella loro varietà di temi, siano però accomunati  da un dato costante  cioè la trascrizione in termini simbolici di una tragedia della volontà  dato di fondo della personalità di Coleridge, dispersiva  indolente e passiva anche per l'incidenza(sia pure difficilmente  quantificabile) dell'abitudine alla droga
Gli stati psicologici espressi in questi componimenti famosi sono incubi della passività :  il marinaio affascinato dalla maledizione che lo ammalia attraverso fissi occhi vitrei dei compagni morti non può pregare; Cristabella affascinata dall'incanto che avvince pel serpentino sguardo della maga non può esprimere al padre il terribile dramma che la travaglia; in Kubla Kan  ( che Coleridge pretendeva  trascritto da un sogno ) ci par di assistere  alla disgregazione della personalità del poeta e al suo  dissolversi nella apparenza della scena trascritta
Sul piano formale  Coleridge traduce una disposizione psicologica del genere in un linguaggio  poetico che mira più al colore che alla chiarezza in un accumulo di immagini sfumate, sottili  di polivalente suggestione
C'è anche da aggiungere però che nella sua ampia (sia pur disorganica) produzione critica - che  avrebbe esercitato  una vasta e profonda influenza - lo stesso  sul loro apporto alla genesi della poesia e aveva insistito sull'inquietante ricchezza  di potenziale  poetico  insita nell'abbandono  al sogno
Si può ricavare  da ciò una conclusione  che ci sembra importante  con Colerifge  non solo si ha la prima testimonianza di quella dimensione onirico-visionaria destinata ad avere altri sviluppi (Hoffmann Poe Rimbaud i surrealisti)  ma se ne ha anche una teorizzazione sufficientemente consapevole

mercoledì 8 giugno 2016

Il romanticismo - Motivi e protagonisti dell'area inglese

Il romanticismo - motivi e protagonisti dell'area inglese


Come già si è detto nella letteratura inglese il Romanticismo si configura più come  un 'evoluzione che come un'innovazione, è un naturale processo di sviluppo di orientamenti  e realizzazioni già presenti a partire dalla seconda metà del settecento ( la poesia elegiaca e mediativa di Young e Gray, il sublime di Burke i Canti di Ossian)

La natura come rifugio della storia

E' significativo che per parecchi decenni - tutto il periodo cosiddetto  primo romanticismo, dalla pubblicazione  delle Ballate liriche (1798) all'inizio dell'epoca vittoriana (1832 - la produzione poetica sia prevalente e il tema dominante, pur  con varietà di angolazioni, sia la natura
Anzi poesia e  pittura coincidono  nei temi  e nelle motivazioni : per John Constable  come per Wordsworth, per William Turner come per Coleridge la natura non è più un magazzino di accessori  o un sistema smontabile : è una presenza animata che restituisce alla vita interiore un po' di ciò che le conquiste razionalistiche via via tolgono
Il rapporto con la natura  d'altra parte  inteso come evasione o come panteistica fusione o come arricchimento e ricognizione della propria umanità  o come repertorio di suggestive immagini di bellezza rappresenta la soluzione  - in perfetta sintonia con gli orientamenti del romanticismo europeo - che gli artisti inglesi danno alla situazione (o alla delusione) storica ; che in Inghilterra, prima, è caratterizzata dalla crisi delle speranze illuministiche  e dall'imperialismo napoleonico ( qui particolarmente sentito ovviamente)  poi, dopo la Restaurazione, dalla  ferrea logica dello sviluppo industriale; spopolamento  e misera delle campagne, disumane condizioni di lavoro (da dodici ore giornaliere anche per donne e ragazzi), miseria degli alveari umani prodotti dall'urbanesimo
E' il mondo  che troverà in Dickens, in seguito, il suo romanzier, ma anche nella poesia  romantica inglese è assente : o meglio è presente come antefatto, come condizione dolente da superare attraverso l'elaborazione di una serie di miti; la meditazione  estetica la svalutazione dell'esperienza attiva , la religione  della bellezza come vittoria sulla precarietà e sul tempo la gamma dei rapporti  possibili tra io e natura
Con quanto si è detto non si intende negare ai poeti romantici inglesi né tensione netica  nel loro travaglio ideologico, né coscienza della responsabilità del poeta
Solo che la dimensione individuale ora ha preso il posto della dimensione collettiva : il poeta  è sì  un uomo che parla agli uomini (Wordsworth)  ma singolarmente  intesi, non come comunità  associata non per bollare le sopraffazioni o demistificare  i  miti del potere  o fornirgli strumenti per la sua lotta, ma  per arricchirne la sensibilità, per aiutarlo  a prendere coscienza della sua umanità e a scoprire i suggestivi rapporti con la natura
In questo i poeti romantici inglesi  non differiscono dagli altri  più rappresentativi romantici europei : è la scoperta dell'interiorità  nella sua dimensione  autonoma  e irrepetibile che ora conta al posto della valorizzazione dell'uomo come animale politico che la letteratura dell'Illuminismo aveva privilegiato

Autori e fasi

La pubblicazione delle Ballate liriche  (1798) viene generalmente indicata come l'inizio vero  e proprio del movimento  romantico inglese Le Ballate liriche  contenevano componimenti di Coleridge e Wordswoth, noti  come poeti laghisti dalle regioni dei laghi  del Cumberland (nel nord-ovest dell'Inghilterra ) dove risiedettero e del cui fascino si fecero eloquenti  propagandisti
Si tratta ovviamente di due personalità poetiche ben distinte  anche se in anni di intensa frequentazione  avevano elaborato una poetica comune che Wordworth aveva esposto nella famosa prefazione al volume
Nella quale fra l'altro  si dichiarava che il fine di quei componimenti era quello di scegliere  avvenimenti e situazioni  della vita comune  e di riferirli o descriverli  il più completamente possibile con un linguaggio tratto da quello realmente usato dall'uomo  allo stesso tempo  spruzzandoli di un po' dei colori della fantasia  che permettono di offrire  allo spirito  le cose di tutti i giorni  sotto l'aspetto  insolito
Nel romanticismo inglese si distinguono  generalmente due fasi  :
la prima  è rappresentata da Wordswortn  e da Coleridge , la seconda da Byron, Shelley, Keats
In questi tre poeti è evidente  - sia pure in differenti modi  - uno spirito di anticonformismo e di protesta contro  la società inglese  (tutti e tre furono esuli volontari dalla loro patria ) che invece non si riscontra  nei rappresentanti della prima generazione  che paradossalmente  sopravvissero  a quelli della seconda, morti tutti e tre giovanissimi
Nel campo della narrativa  la produzione esemplare  è quella di Walter Scott (1771-1832) che divulga  i motivi romantici  e contribuisce al gusto di un certo medioevo di maniera, volgarizzando così una posizione che in Novalis e in altri aveva motivazioni ideologicamente più complesse

 

martedì 7 giugno 2016

George Buchner

George Buchner

Un discorso a parte al di fuori delle collocazioni cronologiche e degli inquadramenti storici merita George Buchner  per l'eccezionalità  della sua opera che è difficilmente  omologabile alla contemporanea produzione tedesca
Questi giudizi di un germanista insigne come Ladislao  Mittner, tratti delle ben trentacinque pagine che gli dedica  nella sua Storia della letteratura tedesca, possono  fare intuire l'eccezionalità  di questo autore : uno smilzo  volumetto  contiene quanto scrisse George Buchner : tre drammi  di cui due autentici e grandissimi capolavori  ed uno studio novellistico  di stupefacente  originalità il tutto composto nell'intenso e tumultuoso  triennio 1834-36  che precedette solo di una anno l'immatura morte
Sono fra le opere più profonde e più potenti e più rivoluzionarie  dell'ottocento tedesco e della letteratura tedesca in genere 
Collocato piuttosto sommariamente  dai contemporanei e ad ogni modo molto prudentemente nella classe generica delle anime dilacerate riscoperto un po'  prima dell'Espressionismo  tedesco e poi esaltato  come pre-espressionista studiato attentamente da Luckas in occasione del centenario 1937  nel significato  delle sua fiera e risoluta protesta politico -sociale  mentre prima era stato abilmente  e subdolamente mistificato per il suo supposto misticismo  pessimistico e addirittura pessimistico-eroico  Buchner libellista  acerrimo e drammaturgo vigorosissimo  oltreché  medico e scienziato è tuttora al centro di polemiche multiformi

Vita

Nella sua brevissima esistenza (nato nel 1813 a Darmstadt, allora nel Granducato dell'Assia, morì  a ventiquattro anni) studiò  medicina e fece attività rivoluzionaria fondando nel 1834 una associazione dei diritti dell'uomo  e diffondendo il suo violente pamphlet Il messaggero dell'Assia
Scrisse (oltre a due memorie scientifiche) una novella Lenz nella quale è descritta la follia dell'omonimo autore che era stato  un esponente dello Sturm und Drang; due drammi La morte di Danton e Woyzeck, tragica storia quest'ultimo  di un povero diavolo che sfruttato umiliato  ridotto a cosa della società, finisce con uccidere la moglie e uccidersi; la commedia Leonzio e Lena grottesca rievocazione di una corte rococò

Motivi e forme

su un autore come questo che continua ad essere al centro di un complesso dibattito ci limitiamo a fissare solo alcuni essenziali concetti
1) Alla ribellione del poeta romantico, alla sua estraneità ai valori di una società che in Europa può ben definirsi borghese Buchner dà un contributo  un orientamento marcatamente politico anzi sociale
Va notato che per quanto riguarda i toni, la sua violenza protestataria si collega più agli esempi dello Sturm und Drang  che a quelli del Romanticismo (che anzi nell'area tedesca non aveva avuto l'equivalente  ribellistico di un Byron né Buchner  poteva guardare all'Heine dei poemetti satirici che sono degli anni quaranta) 
Per quanto riguarda i contenuti Buchner scopre il quarto stato e ne denunzia (su piano concettuale nel pamplet citato sul piano creativo nel Woyzeck) le condizioni di vita (anzi di non vita ) e superando le concessioni di gruppi intellettuali borghesi sia pur illuminati, intuisce che  non una minoranza di intellettuali e di teorici, espressione in gran parte della piccola borghesia, riusciranno a  creare un ordino nuovo e migliore, bensì i contadini se si renderanno conto  della loro forza e della miseria e dell'ingiustizia delle loro condizioni
2) Una personalità animata da tanta urgenza e passione politica (e si pensi anche a quel tanto che può valere  che Buchner  scrive tutto giovanissimo dai venti ai ventiquattro  anni ) torva come congeniali le forme espressive  dense e violente nelle quali per così dire  si raggrumano le varie situazioni  o meglio i punti nodali della vicenda  da descrivere  e così  nei drammi egli procede per blocchi  per scene quasi isolate e autonome in sé (ognuna è già carica  di una sua violenta urlata drammaticità) omette  sviluppi  e passaggi intermedi  con un processo di concentrazione estrema (tutti i suoi drammi  sono brevi  il Woyzeck è addirittura 20 pagine di formato piccolo)
E' già la famosa tecnica teatrale  delle Stationen che verrà ripresa dagli impressionisti  e da Brecht
Da questi rapidi accenni sarà possibile  intuire come mai Buchner sia stato  scoperto così tardi  (il Woyzeck fu pubblicato  nel 1879 )  solo  quanto maturavano  situazioni artistico- culturali  adatte a comprenderlo  con la lucida analisi della condizione subalterna della rappresentazione espressionistica

Heinrich Heine

Heinrich Heine

Definire e catalogare un artista secondo i canoni dei vari movimenti letterari è sempre operazione assi discutibile e precaria (anche se è inevitabile ricorrervi9 nel caso di Heine poi - per gli aspetti contrastanti della sua personalità umana e della sua produzione - detta operazione è quasi impossibile o comunque molto più arbitraria che in tanti altri casi

vita

nato da una famiglia ebrea nel 1797 Heinrich Heine studiò diritto e si laureò  ma sin da giovane coltivò interessi letterari
Raccolse le sue liriche nel Libro  dei canti (1827) Per i suoi atteggiamenti  critici verso la società tedesca e per il desiderio di libertà si trasferì e visse dal 1830 a Parigi, dove frequentò i salotto della principessa Belgioioso - esule come lui dall'Italia per ragioni politiche - e vi conobbe Rossini  Chopin  De Musset ; fu anche in contatto con  i saint-simonisti  e con Masx
Alla produzione lirica  (Romanzero 1851 oltre il già citato   libro dei Canti ) alternò saggi letterari (La scuola romantica  1833-36)  e politico-sociali  (Scritti cari 1854) drammi poemi satirici  come Atta Troll (1841)  e Germania, una fiaba d'inverno  (1844)
Si spense rattristato negli ultimi anni da infermità e crisi nel 1856

Tra sogno e ironia

Nella produzione di Heine la poesia ha una parte predominante
Si tratta di poesia  lirica nella quale affetti e memorie amori e illusioni contrasti fra sogni e realtà sono secondo  il gusto e gli orientamenti  romantici i motivi ricorrenti
Ma la novità lo specifico  di Heine che impedisce di definirlo sic et simpliciter  un romantico, consiste nell'atteggiamento di difesa  nella distanza che egli prende  da questa tematica : nello stesso momento in cui si abbandona al vagheggiamento e al sogno, Heine ha lucida coscienza di questo suo atteggiamento  e quindi  non è sufficientemente  romantico per un'adesione incondizionata  né dall'altra parte sufficientemente saggio, prosaico, realista  (si dica come si vuole) per farne a meno
Ne deriva un particolare impasto  di sentimento  e di ironia il balenare di un sorriso ora rassegnatamente indulgente ora amaro  fra le lacrime, un'operazione che svuota dal di dentro gli atteggiamenti  e i temi tipici del romanticismo pur lasciandone apparentemente intatto l'involucro esterno
Sono suppergiù queste le caratteristiche del Libro dei canti  (una sorta di diario poetico nel quale l'autore  trascrive nella forma del Lieder o della romanza - generi poetici che proprio il romanticismo  aveva valorizzato - impressioni malinconie e sogni)  e del Romanzero
L'ironia  in entrambe le raccolte è sempre una componente fondamentale; ma nella prima serve da antidoto all'abbandono sentimentale e ad essa Heine ricorre quasi per guarire  volontaristicamente della sua malattia romantica; nel Romanzero serve a dissolvere o comunque a sfumare  quel progressivo incupimento pessimistico  di cui questa raccolta è testimonianza che caratterizzò  gli ultimi anni del poeta

La polemica politica

Va precisato però che l'importanza e il ruolo di Heine non si esauriscono nella sua produzione lirica  ( e ridurlo solo a questa dimensione è stato da parte della cultura ufficiale tedesca, operazione sottintesa  da ben precise motivazioni politiche). Heine fu anche nel suo periodo parigino (non si  dimentichino  i suoi contatti con Marz) un robusto e a volte feroce polemista politico contro l'ingiustizia sociale  contro ogni conformismo  reazionario  contro la società tedesca del suo tempo  audacemente satireggiata nei versi di Germania una fiaba d'inverno (1844) Ha scritto  L. Mittner : " La Zerrissenheit (dissidio interno)  di Heine deriva da un solo tragico paradosso : mentre egli in Germania e poi in Francia combatteva per la libertà di tutti gli oppressi  e anzitutto per la libertà dei tedeschi vittime della Santa Alleanza, non riusciva ad amare i tedeschi, poichè in complesso non sentivano quel bisogno di libertà che  fremeva nella sua anima " Proprio per questa componente fondamentale  della sua produzione, mentre l'estimazione europea andava da Baudelaire a Nietzsche  da Carducci a Leopardi  la cultura ufficiale tedesca ha preferito  nell'ottocento  ridurre Heine a semplice lirico  durante il nazismo metterlo al bando (ma Mann e Brecht lo ammiravano ) oggi ignorarlo