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giovedì 9 giugno 2016

George Byron

George Byron

Un mito esemplare

Dei poeti della seconda generazione romantica - Byron, Shelley, Keats - Byron che ha esercitato il più largo influsso, di gran lunga superiore  agli esiti artistici da lui raggiunti  nel mito Byronche suggestionò le generazione romantiche europee ( E' il Bonaparte della poesia  disse di lui un esponente francese di quella generazione : Charles  de Renusat) ebbero funzione determinate le vicende della sua vita di ribelle di disperato solitario, di innamorato deluso  e tuttavia sempre pronto a ricominciare e a bruciarsi di patriota
E d'altra parte Byron fu, nella commistione far letteratura e vita che lo caratterizza il più europeo dei poeti inglesi  : incarnò nella concretezza di una vicenda biografica, quell'eroe romantico che non in Inghilterra ma nell'Europa continentale - attraverso i Werther i Renè e gli Obermann, gli Ortis - era stato  elaborato sul piano della creazione letteraria
E' assai significativo che persino un Goethe non sfuggì a queste suggestioni e nel Faust, nell'episodio di  Euforione , celebrò  anche il mito  Byron

Vita

Nato a Londra nel 1788 Lord George Gordon Byron esordì a 18 anni come poeta insofferente della vita aristocratica, intraprese viaggi in Spagna, in grecia e in Oriente e al ritorno nel 1812 pubblicò i primi due canti del Pellegrinaggio di Aroldo  il poema che gli avrebbe dato enorme popolarità
Abbandonato dalla moglie nel 1816 dopo appena un anno di matrimonio viaggiò in Svizzera e in Italia  : a Venezia visse un periodo di sfrenata mondanità, sulla scena di palazzo Mocenigo  dove dimorò fra servitori, cani, scimmie ed uccelli, un lupo e una volpe come un principe orientale o un raffinato decadente annoiato; a Pisa  fu in contatto con Shelley, nel 1819 ebbe una relazione con Teresa Guiccioli e tramite l'amicizia del fratello di costei  entrò nella carboneria e fornì armi e denaro per la causa dell'indi pendenza italiana
Dopo breve soggiorno a Genova nel 1823 accettò con entusiasmo  di far parte di un comitato per  l'indipendenza greca, ma l'esperienza di combattente per la libertà gli fu negata; morì di febbre appena arrivato a Missolungi  nell'aprile del 1824

Esotismo e enfatizzazione romantica

Oltre al Pellegrinaggio di Aroldo  già citato  Byron pubblicò guadagnandosi   via via fama sempre più larga novelle in versi (Il giaurro 1813; il corsaro 1814; Parisina 1816); drammi (Marino Faliero, Sardanapalo, Caino ) e poemi  tra i quali il Don Giovanni (composto negli anni 1819-1824) è il più notevole perché  è l'unica opera nella quale gli abituali toni byroniani cedono il posto a una disposizione scettica e ironica (anche auto-ironica)  a un'amara saggezza  fatta a volte di irrisione a volte di distacco
Ma a parte il Don Giovanni in un giudizio  complessivo  su una produzione  così vasta pur nella inevitabile varietà  degli esiti, due caratteristiche  di fondo vanno rilevate
1) Il gusto per l'esotismo  per soggetti e intrecci orientali e barbarici per un particolare colore col quale vengono presentati  paesaggi intrighi e violenze
Si tratta di un motivo che finora timidamente presente ( si pensi a Coleridge) prenderà via via sempre più  consistenza nelle letterature  europee (le Orientali di Victor Hugo, certi compiacimenti  dei poeti parnassiani Salambo e Erodiade  di Flaubert, le predilezioni  dei decadenti )
2)  L'accentuazione dei toni passionali, frequentemente  melodrammatici : la ribellione alla società, la tragicità  delle aggrovigliate  vicende  la fatalità della passione sono le situazioni tipiche della produzione byroniana
Ma quello che il lettore di oggi sente come mancanza di senso delle proporzioni,, come discutibile ricerca di effetto  era, per il lettore contemporaneo, un ulteriore apporto al mito Byron

Taylor Coleridge

Taylor Coleridge

molto complesse e difficili da definire la personalità e la poetica di  Samuel Taylor Coleridge ( 1771-18334) che ebbe vita estremamente agitata anche perché sin da giovano non potè  fare a meno di ricorrere all'oppio  : fatto questo che più o meno  profondamente condizionò la sua produzione  e il suo comportamento
La gamma poetica di Coleridge è assai vasta e va dai toni  meditativo-elegiaci sperimentati da gray alla dimensione  magico-simbolica di componimenti come la Ballata del vecchio marinaio (inclusa nelle Ballate liriche) o Kubla Kan  o Christabel (1816)

La dimensione magico-simbolica

Proprio  in questa seconda complessa dimensione consistono la novità di Coleridge e il suo specifico  apporto al romanticismo
A qualche critico è parso  che questi componimenti pur nella loro varietà di temi, siano però accomunati  da un dato costante  cioè la trascrizione in termini simbolici di una tragedia della volontà  dato di fondo della personalità di Coleridge, dispersiva  indolente e passiva anche per l'incidenza(sia pure difficilmente  quantificabile) dell'abitudine alla droga
Gli stati psicologici espressi in questi componimenti famosi sono incubi della passività :  il marinaio affascinato dalla maledizione che lo ammalia attraverso fissi occhi vitrei dei compagni morti non può pregare; Cristabella affascinata dall'incanto che avvince pel serpentino sguardo della maga non può esprimere al padre il terribile dramma che la travaglia; in Kubla Kan  ( che Coleridge pretendeva  trascritto da un sogno ) ci par di assistere  alla disgregazione della personalità del poeta e al suo  dissolversi nella apparenza della scena trascritta
Sul piano formale  Coleridge traduce una disposizione psicologica del genere in un linguaggio  poetico che mira più al colore che alla chiarezza in un accumulo di immagini sfumate, sottili  di polivalente suggestione
C'è anche da aggiungere però che nella sua ampia (sia pur disorganica) produzione critica - che  avrebbe esercitato  una vasta e profonda influenza - lo stesso  sul loro apporto alla genesi della poesia e aveva insistito sull'inquietante ricchezza  di potenziale  poetico  insita nell'abbandono  al sogno
Si può ricavare  da ciò una conclusione  che ci sembra importante  con Colerifge  non solo si ha la prima testimonianza di quella dimensione onirico-visionaria destinata ad avere altri sviluppi (Hoffmann Poe Rimbaud i surrealisti)  ma se ne ha anche una teorizzazione sufficientemente consapevole

mercoledì 8 giugno 2016

Il romanticismo - Motivi e protagonisti dell'area inglese

Il romanticismo - motivi e protagonisti dell'area inglese


Come già si è detto nella letteratura inglese il Romanticismo si configura più come  un 'evoluzione che come un'innovazione, è un naturale processo di sviluppo di orientamenti  e realizzazioni già presenti a partire dalla seconda metà del settecento ( la poesia elegiaca e mediativa di Young e Gray, il sublime di Burke i Canti di Ossian)

La natura come rifugio della storia

E' significativo che per parecchi decenni - tutto il periodo cosiddetto  primo romanticismo, dalla pubblicazione  delle Ballate liriche (1798) all'inizio dell'epoca vittoriana (1832 - la produzione poetica sia prevalente e il tema dominante, pur  con varietà di angolazioni, sia la natura
Anzi poesia e  pittura coincidono  nei temi  e nelle motivazioni : per John Constable  come per Wordsworth, per William Turner come per Coleridge la natura non è più un magazzino di accessori  o un sistema smontabile : è una presenza animata che restituisce alla vita interiore un po' di ciò che le conquiste razionalistiche via via tolgono
Il rapporto con la natura  d'altra parte  inteso come evasione o come panteistica fusione o come arricchimento e ricognizione della propria umanità  o come repertorio di suggestive immagini di bellezza rappresenta la soluzione  - in perfetta sintonia con gli orientamenti del romanticismo europeo - che gli artisti inglesi danno alla situazione (o alla delusione) storica ; che in Inghilterra, prima, è caratterizzata dalla crisi delle speranze illuministiche  e dall'imperialismo napoleonico ( qui particolarmente sentito ovviamente)  poi, dopo la Restaurazione, dalla  ferrea logica dello sviluppo industriale; spopolamento  e misera delle campagne, disumane condizioni di lavoro (da dodici ore giornaliere anche per donne e ragazzi), miseria degli alveari umani prodotti dall'urbanesimo
E' il mondo  che troverà in Dickens, in seguito, il suo romanzier, ma anche nella poesia  romantica inglese è assente : o meglio è presente come antefatto, come condizione dolente da superare attraverso l'elaborazione di una serie di miti; la meditazione  estetica la svalutazione dell'esperienza attiva , la religione  della bellezza come vittoria sulla precarietà e sul tempo la gamma dei rapporti  possibili tra io e natura
Con quanto si è detto non si intende negare ai poeti romantici inglesi né tensione netica  nel loro travaglio ideologico, né coscienza della responsabilità del poeta
Solo che la dimensione individuale ora ha preso il posto della dimensione collettiva : il poeta  è sì  un uomo che parla agli uomini (Wordsworth)  ma singolarmente  intesi, non come comunità  associata non per bollare le sopraffazioni o demistificare  i  miti del potere  o fornirgli strumenti per la sua lotta, ma  per arricchirne la sensibilità, per aiutarlo  a prendere coscienza della sua umanità e a scoprire i suggestivi rapporti con la natura
In questo i poeti romantici inglesi  non differiscono dagli altri  più rappresentativi romantici europei : è la scoperta dell'interiorità  nella sua dimensione  autonoma  e irrepetibile che ora conta al posto della valorizzazione dell'uomo come animale politico che la letteratura dell'Illuminismo aveva privilegiato

Autori e fasi

La pubblicazione delle Ballate liriche  (1798) viene generalmente indicata come l'inizio vero  e proprio del movimento  romantico inglese Le Ballate liriche  contenevano componimenti di Coleridge e Wordswoth, noti  come poeti laghisti dalle regioni dei laghi  del Cumberland (nel nord-ovest dell'Inghilterra ) dove risiedettero e del cui fascino si fecero eloquenti  propagandisti
Si tratta ovviamente di due personalità poetiche ben distinte  anche se in anni di intensa frequentazione  avevano elaborato una poetica comune che Wordworth aveva esposto nella famosa prefazione al volume
Nella quale fra l'altro  si dichiarava che il fine di quei componimenti era quello di scegliere  avvenimenti e situazioni  della vita comune  e di riferirli o descriverli  il più completamente possibile con un linguaggio tratto da quello realmente usato dall'uomo  allo stesso tempo  spruzzandoli di un po' dei colori della fantasia  che permettono di offrire  allo spirito  le cose di tutti i giorni  sotto l'aspetto  insolito
Nel romanticismo inglese si distinguono  generalmente due fasi  :
la prima  è rappresentata da Wordswortn  e da Coleridge , la seconda da Byron, Shelley, Keats
In questi tre poeti è evidente  - sia pure in differenti modi  - uno spirito di anticonformismo e di protesta contro  la società inglese  (tutti e tre furono esuli volontari dalla loro patria ) che invece non si riscontra  nei rappresentanti della prima generazione  che paradossalmente  sopravvissero  a quelli della seconda, morti tutti e tre giovanissimi
Nel campo della narrativa  la produzione esemplare  è quella di Walter Scott (1771-1832) che divulga  i motivi romantici  e contribuisce al gusto di un certo medioevo di maniera, volgarizzando così una posizione che in Novalis e in altri aveva motivazioni ideologicamente più complesse

 

martedì 7 giugno 2016

George Buchner

George Buchner

Un discorso a parte al di fuori delle collocazioni cronologiche e degli inquadramenti storici merita George Buchner  per l'eccezionalità  della sua opera che è difficilmente  omologabile alla contemporanea produzione tedesca
Questi giudizi di un germanista insigne come Ladislao  Mittner, tratti delle ben trentacinque pagine che gli dedica  nella sua Storia della letteratura tedesca, possono  fare intuire l'eccezionalità  di questo autore : uno smilzo  volumetto  contiene quanto scrisse George Buchner : tre drammi  di cui due autentici e grandissimi capolavori  ed uno studio novellistico  di stupefacente  originalità il tutto composto nell'intenso e tumultuoso  triennio 1834-36  che precedette solo di una anno l'immatura morte
Sono fra le opere più profonde e più potenti e più rivoluzionarie  dell'ottocento tedesco e della letteratura tedesca in genere 
Collocato piuttosto sommariamente  dai contemporanei e ad ogni modo molto prudentemente nella classe generica delle anime dilacerate riscoperto un po'  prima dell'Espressionismo  tedesco e poi esaltato  come pre-espressionista studiato attentamente da Luckas in occasione del centenario 1937  nel significato  delle sua fiera e risoluta protesta politico -sociale  mentre prima era stato abilmente  e subdolamente mistificato per il suo supposto misticismo  pessimistico e addirittura pessimistico-eroico  Buchner libellista  acerrimo e drammaturgo vigorosissimo  oltreché  medico e scienziato è tuttora al centro di polemiche multiformi

Vita

Nella sua brevissima esistenza (nato nel 1813 a Darmstadt, allora nel Granducato dell'Assia, morì  a ventiquattro anni) studiò  medicina e fece attività rivoluzionaria fondando nel 1834 una associazione dei diritti dell'uomo  e diffondendo il suo violente pamphlet Il messaggero dell'Assia
Scrisse (oltre a due memorie scientifiche) una novella Lenz nella quale è descritta la follia dell'omonimo autore che era stato  un esponente dello Sturm und Drang; due drammi La morte di Danton e Woyzeck, tragica storia quest'ultimo  di un povero diavolo che sfruttato umiliato  ridotto a cosa della società, finisce con uccidere la moglie e uccidersi; la commedia Leonzio e Lena grottesca rievocazione di una corte rococò

Motivi e forme

su un autore come questo che continua ad essere al centro di un complesso dibattito ci limitiamo a fissare solo alcuni essenziali concetti
1) Alla ribellione del poeta romantico, alla sua estraneità ai valori di una società che in Europa può ben definirsi borghese Buchner dà un contributo  un orientamento marcatamente politico anzi sociale
Va notato che per quanto riguarda i toni, la sua violenza protestataria si collega più agli esempi dello Sturm und Drang  che a quelli del Romanticismo (che anzi nell'area tedesca non aveva avuto l'equivalente  ribellistico di un Byron né Buchner  poteva guardare all'Heine dei poemetti satirici che sono degli anni quaranta) 
Per quanto riguarda i contenuti Buchner scopre il quarto stato e ne denunzia (su piano concettuale nel pamplet citato sul piano creativo nel Woyzeck) le condizioni di vita (anzi di non vita ) e superando le concessioni di gruppi intellettuali borghesi sia pur illuminati, intuisce che  non una minoranza di intellettuali e di teorici, espressione in gran parte della piccola borghesia, riusciranno a  creare un ordino nuovo e migliore, bensì i contadini se si renderanno conto  della loro forza e della miseria e dell'ingiustizia delle loro condizioni
2) Una personalità animata da tanta urgenza e passione politica (e si pensi anche a quel tanto che può valere  che Buchner  scrive tutto giovanissimo dai venti ai ventiquattro  anni ) torva come congeniali le forme espressive  dense e violente nelle quali per così dire  si raggrumano le varie situazioni  o meglio i punti nodali della vicenda  da descrivere  e così  nei drammi egli procede per blocchi  per scene quasi isolate e autonome in sé (ognuna è già carica  di una sua violenta urlata drammaticità) omette  sviluppi  e passaggi intermedi  con un processo di concentrazione estrema (tutti i suoi drammi  sono brevi  il Woyzeck è addirittura 20 pagine di formato piccolo)
E' già la famosa tecnica teatrale  delle Stationen che verrà ripresa dagli impressionisti  e da Brecht
Da questi rapidi accenni sarà possibile  intuire come mai Buchner sia stato  scoperto così tardi  (il Woyzeck fu pubblicato  nel 1879 )  solo  quanto maturavano  situazioni artistico- culturali  adatte a comprenderlo  con la lucida analisi della condizione subalterna della rappresentazione espressionistica

Heinrich Heine

Heinrich Heine

Definire e catalogare un artista secondo i canoni dei vari movimenti letterari è sempre operazione assi discutibile e precaria (anche se è inevitabile ricorrervi9 nel caso di Heine poi - per gli aspetti contrastanti della sua personalità umana e della sua produzione - detta operazione è quasi impossibile o comunque molto più arbitraria che in tanti altri casi

vita

nato da una famiglia ebrea nel 1797 Heinrich Heine studiò diritto e si laureò  ma sin da giovane coltivò interessi letterari
Raccolse le sue liriche nel Libro  dei canti (1827) Per i suoi atteggiamenti  critici verso la società tedesca e per il desiderio di libertà si trasferì e visse dal 1830 a Parigi, dove frequentò i salotto della principessa Belgioioso - esule come lui dall'Italia per ragioni politiche - e vi conobbe Rossini  Chopin  De Musset ; fu anche in contatto con  i saint-simonisti  e con Masx
Alla produzione lirica  (Romanzero 1851 oltre il già citato   libro dei Canti ) alternò saggi letterari (La scuola romantica  1833-36)  e politico-sociali  (Scritti cari 1854) drammi poemi satirici  come Atta Troll (1841)  e Germania, una fiaba d'inverno  (1844)
Si spense rattristato negli ultimi anni da infermità e crisi nel 1856

Tra sogno e ironia

Nella produzione di Heine la poesia ha una parte predominante
Si tratta di poesia  lirica nella quale affetti e memorie amori e illusioni contrasti fra sogni e realtà sono secondo  il gusto e gli orientamenti  romantici i motivi ricorrenti
Ma la novità lo specifico  di Heine che impedisce di definirlo sic et simpliciter  un romantico, consiste nell'atteggiamento di difesa  nella distanza che egli prende  da questa tematica : nello stesso momento in cui si abbandona al vagheggiamento e al sogno, Heine ha lucida coscienza di questo suo atteggiamento  e quindi  non è sufficientemente  romantico per un'adesione incondizionata  né dall'altra parte sufficientemente saggio, prosaico, realista  (si dica come si vuole) per farne a meno
Ne deriva un particolare impasto  di sentimento  e di ironia il balenare di un sorriso ora rassegnatamente indulgente ora amaro  fra le lacrime, un'operazione che svuota dal di dentro gli atteggiamenti  e i temi tipici del romanticismo pur lasciandone apparentemente intatto l'involucro esterno
Sono suppergiù queste le caratteristiche del Libro dei canti  (una sorta di diario poetico nel quale l'autore  trascrive nella forma del Lieder o della romanza - generi poetici che proprio il romanticismo  aveva valorizzato - impressioni malinconie e sogni)  e del Romanzero
L'ironia  in entrambe le raccolte è sempre una componente fondamentale; ma nella prima serve da antidoto all'abbandono sentimentale e ad essa Heine ricorre quasi per guarire  volontaristicamente della sua malattia romantica; nel Romanzero serve a dissolvere o comunque a sfumare  quel progressivo incupimento pessimistico  di cui questa raccolta è testimonianza che caratterizzò  gli ultimi anni del poeta

La polemica politica

Va precisato però che l'importanza e il ruolo di Heine non si esauriscono nella sua produzione lirica  ( e ridurlo solo a questa dimensione è stato da parte della cultura ufficiale tedesca, operazione sottintesa  da ben precise motivazioni politiche). Heine fu anche nel suo periodo parigino (non si  dimentichino  i suoi contatti con Marz) un robusto e a volte feroce polemista politico contro l'ingiustizia sociale  contro ogni conformismo  reazionario  contro la società tedesca del suo tempo  audacemente satireggiata nei versi di Germania una fiaba d'inverno (1844) Ha scritto  L. Mittner : " La Zerrissenheit (dissidio interno)  di Heine deriva da un solo tragico paradosso : mentre egli in Germania e poi in Francia combatteva per la libertà di tutti gli oppressi  e anzitutto per la libertà dei tedeschi vittime della Santa Alleanza, non riusciva ad amare i tedeschi, poichè in complesso non sentivano quel bisogno di libertà che  fremeva nella sua anima " Proprio per questa componente fondamentale  della sua produzione, mentre l'estimazione europea andava da Baudelaire a Nietzsche  da Carducci a Leopardi  la cultura ufficiale tedesca ha preferito  nell'ottocento  ridurre Heine a semplice lirico  durante il nazismo metterlo al bando (ma Mann e Brecht lo ammiravano ) oggi ignorarlo

Ernst Th. A. Hoffmann

Ernst Th. A. Hoffmann

Romantico  e moderno

Ernst Th Hoffmann  - che ebbe una vita (1776-1822) agitata e irrequieta e fu, oltre che scrittore, musicista - è una delle figure  basilari  del secondo  romanticismo tedesco : la sua opera è profondamente permeata di alcuni motivi fondamentali  del romanticismo ma nel contempo  di questo movimento egli è forse l'autore più moderno  quello cioè che ha trasmesso  al futuro temi e soluzioni narrative che avrebbero  avuto larga eco (sino al surrealismo)
Caratteristica fondamentale della produzione  di Hoffmann è l'accentuazione della componente  visionario-fantasitica che può approdare  agli esiti più disperati  : o al compiacimento del terrore e del torbido  (certe macabre e mortuarie de Gli elisir del divaolo) o ad un abbandono ai sogni più sfumati  e leggiadri  : si pensi solo per pare un esempio alla Pentola d'oro) Tutto possibilie - e naturale- nella pagina di Hoffmann : il rovesciamento  delle leggi naturali la violazione e la liberazione delle varie circostanze sono da Hoffmann  diligentemente  inventariati )  e che, inserita nel in questo contesto trascolora però in un realismo sui generis che riconduce tutto all'io  e risolve la realtà nell'arbitrio immaginativo-fantastico  individuale

Due linee di sviluppo

Da questo punto di vista in Hoffmann sono già evidenti due linee di sviluppo che per una sorta di logica interna sarebbero derivate dalle premesse romantiche
1)  da un lato l'assoluta libertà fantastica caduta ormai ogni remora si sarebbe spinta sino ai grovigli dell'inconscio ( si pensi al surrealismo)  e non sarebbe indietreggiata nemmeno di fronte al gratuito  o alla mistificazione
2) dall'altro  l'io non avrebbe retto  al compito di creatore  della realtà che gli era stato assegnato  : da ciò la disperazione esistenziale
Ha scritto  splendidamente a questo proposito  Claudio Magris  "Nell'età romantica trionfava la filosofia idealistica con la su orgogliosa  affermazione dell'io individuale quale unica realtà assoluta
Anche Hoffmann fu profondamente turbato da queste dottrine e soprattutto quelle di Fichte  che egli conobbe e assorbì con animo da artista poco incline alla logica filosofica e tutto smarrita sensibilità
Fichte tendeva a risolvere tutta la realtà  nell'attività del soggetto individuale nel rapporto tra l'io e il non io  in questi principi che  comunque li si giudichi avevano un carattere eminentemente costruttivo e una grande sostanza  morale Hoffmann vide invece la distruzione di ogni oggettività e dell'unità stessa della persona : le cose non avevano  una loro sostanza  ma erano solo fantasmi creati dalla fantasia irreali ed evanescenti  arabeschi ; la personalità  stessa si spezzava in due proiettando  continuamente dinanzi a sé  la propria immagine 
Su questa strada Hoffmann con la  descrizione di incubi con la creazione delle situazioni  derivanti dal sosia cioè dallo sdoppiamento  presagisce  il rovescio negativo cui sarebbe giunto più tardi  l'idealismo, la disperazione  esistenziale che sarebbe sorta sulle rovine di quell'ottimismo, il nichilismo  - cioè la negazione di ogni realtà e di ogni valore - che serpeggiava come un male nascente e nascosto nel romanticismo
In tal senso Hoffmann è stato precorritore della crisi e dell'angoscia dell'uomo  moderno per ironia della sorte e toccato ad un narratore così sanguigno e ricco di umori sdi sentire il ghiaccio perso del vuoto la vertigine dell'abisso e del  nulla

Novalis

Novalis

Con Novalis il primo romanticismo tedesco attinge specie nella poesioa i suoi migliori risultati
Formatosi nel circolo di Jena dove frequentò Fichte e i fratelli Schlegel, Friedrich Leopold von Hardenberg noto con lo pseudonimo di Novali, ebbe nella sua breve esistenza (1772-1801)  una dolorosa esperienza che condizionò fortemente la sua psicologia e la sua arte : l'amore databile intorno al 1795 per una giovinetta dodicenne Sophie che due anni dopo sarebbe morta

Esperienza biografica e misticismo 

Alla base degli Inni alla notte scritti nel 1797 ma pubblicati nel 1800), la più alta prova lirica di Novalis, c'è la trasfigurazione di questa esperienza che nella realtà  già configurava coi connotati di uno dei miti "amore e morte  più tipicamente romantici
Temi dominanti sono la struggente nostalgia verso la donna amata e perduta, il desiderio  di attingere nell'aldilà la vera vita l'abbandono fantastico della realtà terrestre
Gli inni, scritti parte in versi e parte in prosa ritmica sono sei m legati da un certo interno rapporto : "il poeta dopo aver accennato alla bellezza della luce e al giorno - simbolo, per lui, del caduco, del finito - si rifugia in seno alla notte. Qui si placa ogni desiderio, il finito  si fa infinito, l'uomo si indìa, tutto  ciò che fu perduto in tempo - Sophie e con essa la vita stessa- ritorna; il sacro rito d'amore si compie. Chi per una sola volta ha gustato  la dolcezza della notte, altro non desidera che il ritorno di una notte che non abbia fine. Vano  è il richiamo della vita e della luce, vano  ogni altro legame
La vera patria, il cielo, attende Un'ebrezza d'amore accompagna in questo viaggio La vita nostra, quella della natura è sottoposta ad un fato, è dominata  dall'angoscia della fine
Il sentimento cristiano della vita, il mito  cristiano  hanno redento l'umanità da questa paura
L'uomo si fa Dio, il finito e la morte è all'inizio di un'eternità e di vita e di amore "
Non si può certo negare che gli Inni siano animati da una forte componente religiosa o più precisamente mistica che spinge il poeta, per così dire, a travalicare la realtà, a sentirla come antefatto, come limite che solo l'intensità del sentire, la esperienza, un dominio che poi non significa altro che la scoperta e la comunione col fondo segreto, con la verità ultima delle cose
In questo atteggiamento di Novalis ha notevolmente influito la filosofia di Fichte e la particolare soluzione da lui data al rapporto fra l'io e il non io  ma ciò che qui ci preme sottolineare è la vocazione a dissolvere e nel contempo a sovraccaricare  la realtà a farla lievitare attribuendo  al comune senso più elevato  un'apparenza misteriosa al noto la dignità dell'ignoto
E' evidente, cioè - già sin dal suo primo poeta esemplare - quella  componente onirico-visionaria  che, tipica del romanticismo  tedesco si ritroverà  in parecchi altri autori , ma soprattutto Hoffmann -sia pure con moduli e temi ben diversi da quelli di Novalis - si scatenerà  senza riserve

La dignità dell'ignoto 

quanto si è detto trova ampi a testimonianza nel romanzo incompiuto Enrico di Ofterdingen (iniziato nel 1799) nel quale la narrazione delle vicende del  protagonista, un poeta dl Minnesang (il suo girovagare, i suoi incontri con guerrieri mercanti  e minatori, la sua esperienza dell'amore e della morte dell'amata) si traduce per Novalis in un'autobiografia  o comunque in un Bildungsroman , cioè  nella descrizione di una formazione spirituale e poetica
Ma la nota fondamentale del romanzo è proprio il processo di trasfigurazione della realtà e della vita, la dimensione simbolica  e misteriosa che l'ordinario vi assume
Il romanzo si pone come opposizione al Wilhelm Meister, come  esaltazione del fantastico  e abbandono all'immaginazione di contro al conquistato equilibrio  e alla serena saggezza goethiana
Il tutto sullo sfondo di un medioevo che ha perso ogni sua credibile connotazione storica ed è diventato già un mito romantico; quel medioevo che nel saggio Europa o la cristianità (1799) - un testo fondamentale per la storia della cultura e del gusto romantici - Novalis aveva additato come momento  ideale della civiltà europea e come condizione storico-spirituale